Il rapporto tra conoscenza scientifica e orientamento morale non è automatico né scontato. L’idea di un’armonia tra scienza e religione baha’i propone che la guida etica non derivi soltanto dalla razionalità o dalla tecnica, ma dalla congiunzione della ricerca materiale con una profondità spirituale. Questo approccio invita a considerare la scienza come una delle due ali necessarie all’elevazione umana, affiancata da principi spirituali che orientino scopi e applicazioni.

Questo articolo si basa sull’intervento del Prof. James Foadì dal titolo “Dalle Equazioni all’Etica: progresso scientifico e responsabilità spirituale”. Originario di Torino e residente nel Regno Unito da circa trent’anni, il Prof. Foadì è docente universitario di matematica applicata e statistica. Da tempo approfondisce temi legati al rapporto tra scienza, religione e società, esplorando come l’indagine scientifica e la ricerca spirituale possano dialogare e illuminarsi a vicenda.

 

E=mc²: da equazione a simbolo

Slide con programma della conferenza: E=mc², etica scientifica e responsabilità spirituale

Diapositiva introduttiva: «Dalle equazioni all’etica» e «Progresso scientifico e responsabilità spirituale».

Una formula elegante della fisica teorica, E=mc², esprime la convertibilità tra massa ed energia. Nata come deduzione teorica nel 1905, la sua trasformazione in applicazione pratica mostra come un risultato puramente intellettuale possa acquisire implicazioni morali enormi decenni dopo la sua formulazione.

L’equazione di cui sopra è semplice nella forma ma carica di conseguenze. Quando Einstein mise in relazione massa ed energia emerse la possibilità, prima teorica e poi sperimentale, di sfruttare quantità immense di energia da piccole quantità di materia. Questo passaggio illustra un principio generale: l’etica non è intrinseca alla scoperta scientifica, ma si manifesta attraverso le sue applicazioni e il contesto sociale che le accoglie.

Dalla scoperta del nucleo alla fissione nucleare

Slide sulla fissione nucleare con Uranio-238, neutroni, pistola a neutroni, Bario-138 e punto interrogativo etico

Slide che illustra il passaggio verso la fissione nucleare con Uranio-238, neutroni e la comparsa del Bario-138

Slide che illustra il passaggio verso la fissione nucleare con Uranio-238, neutroni e la comparsa del Bario-138Le ricerche su radioattività, nucleo atomico e neutroni aprirono la strada alla fissione. La scoperta del bario tra i prodotti dell’uranio portò Lise Meitner e Otto Frisch a comprendere la scissione nucleare e a collegare la perdita di massa alla produzione di energia.

La catena di eventi scientifici che porta alla fissione mostra come progressi separati — la scoperta del nucleo, la meccanica quantistica, il ruolo del neutrone — si siano intrecciati con condizioni storiche e politiche, dando infine esiti che nessun singolo scienziato aveva inteso in origine. È un esempio paradigmatico di come idee astratte possano trasformarsi in forze materiali con forti implicazioni etiche.

Scienziati, scelte e responsabilità morale

Slide con Lise Meitner, la chiesa di Bramley e la sua tomba: simbolo di etica nella scienza dopo il 1938

Slide della presentazione: riflessione sulla scelta morale di Lise Meitner dopo il 1938

Slide della presentazione: riflessione sulla scelta morale di Lise Meitner dopo il 1938Nomi come Lise Meitner, Enrico Fermi e Albert Einstein incarnano percorsi diversi: contributi scientifici straordinari accompagnati da riflessioni morali profonde. Alcuni rifiutarono usi militari delle loro scoperte; altri agirono spinti da contingenze storiche e minacce esterne.

La storia di Meitner, che con lucidità morale rifiutò la costruzione della bomba, contrapposta alla partecipazione di altri a progetti militari, rivela la tensione tra responsabilità personale e pressioni collettive. Le scelte scientifiche non avvengono nel vuoto: sono plasmate da forze politiche, economie e ideologie che spesso determinano gli esiti applicativi della ricerca.

Appelli per la pace: Einstein, Russell e il movimento Pugwash

Bertrand Russell e testo del manifesto Einstein‑Russell del 1955 contro la guerra nucleare

Slide chiara che riporta il manifesto Einstein‑Russell (1955) affiancato dalla foto di Bertrand Russell

Slide chiara che riporta il manifesto Einstein‑Russell (1955) affiancato dalla foto di Bertrand RussellSintesi: Di fronte al pericolo rappresentato dalle armi nucleari nacquero appelli e movimenti che cercarono di orientare la scienza verso la pace. Il manifesto firmato da Einstein e Russell e le conferenze Pugwash sono esempi di tentativi collettivi di responsabilizzare la comunità scientifica.

«Ricordate la vostra umanità e dimenticate il resto.»

Questa parola d’ordine illustra la speranza che la comunità intellettuale potesse influenzare scelte politiche cruciali. Tuttavia, l’esperienza mostra i limiti dell’influenza scientifica di fronte a interessi geopolitici e militari, evidenziando la necessità di risorse morali più profonde per guidare decisioni di tale portata.

Principi Bahá’í per armonizzare scienza ed etica

Slide con i principi fondamentali della Fede Baha’i: unità, verità, armonia scienza-religione, uguaglianza e giustizia

Diapositiva con i principali principi bahá’í che introducono il quadro etico per un progresso umano armonico

La prospettiva baha’i propone un quadro di riferimento che integra valori spirituali con la ricerca razionale. Quattro principi chiave offrono strumenti concreti per orientare l’applicazione della conoscenza.

  • Ricerca libera e indipendente della verità: ogni individuo è incoraggiato a cercare la verità senza coercizioni, combinando ragione e riflessione spirituale.
  • Armonia tra scienza e religione: la scienza fornisce conoscenza del mondo materiale; la religione offre la bussola morale; insieme formano le “due ali” necessarie per elevare la civiltà.
  • Eliminazione dei pregiudizi: il pregiudizio corrompe la ricerca e impedisce progresso e giustizia; rimuoverlo è condizione per una scienza autentica.
  • Uguaglianza di genere: la partecipazione piena di donne e uomini è prerequisito per il progresso morale e materiale della società.

Questi principi non sostituiscono il metodo scientifico, ma ne completano la direzione, traducendo conoscenza in azione responsabile.

Limitazioni etiche, pregiudizi e il ruolo delle istituzioni

Limitare la scienza per ragioni etiche richiede chiarezza su cosa si intende per scienza autentica vs tecnologie guidate da interessi. La mancanza di spazi finanziari e culturali per una ricerca libera indebolisce la capacità di autodirezione etica del mondo scientifico.

Quando la ricerca è orientata principalmente da logiche economiche o di potere, emergono rischi di pseudoscienza e applicazioni dannose. Per questo, meccanismi istituzionali e una cultura spirituale condivisa possono essere necessari per fissare limiti e orientare scelte complesse. L’armonia tra scienza e religione baha’i suggerisce proprio la necessità di principi capaci di toccare non solo la mente, ma anche il cuore e la volontà collettiva.

Conclusione: un percorso pragmatico verso l’armonia

Per tradurre l’armonia tra scienza e religione baha’i in pratica occorrono istituzioni, educazione e pratiche di consultazione che integrino formazione scientifica e formazione morale. Non si tratta di limitare la conoscenza, ma di orientarla: finanziare ricerche che perseguano il bene comune, rimuovere barriere di genere, combattere pregiudizi e coltivare una cultura in cui la scoperta trova sempre una bussola etica.

In definitiva, la scienza ha bisogno di una prospettiva che la completi: senza la direzione morale fornita dalla dimensione spirituale, le equazioni rischiano di diventare strumenti senza giudizio. Assicurare che scienza e religione camminino insieme significa offrire all’umanità sia la capacità di volare, sia lo scopo verso cui dirigere il volo.

Suggerimento di lettura

Se questo articolo ha stimolato la tua curiosità sul rapporto tra scienza e dimensione spirituale, potresti apprezzare anche il nostro approfondimento Fisica e Spiritualità: un Ponte tra Scienza e Fede, basato su un’altra conversazione con il Prof. James Foadì. In quell’articolo esploriamo come la fisica moderna e la ricerca spirituale possano dialogare in modo sorprendentemente armonico, offrendo una visione più integrata della realtà.