XXVI Corso di Studi Superiori Abu’l-Fadl: 27-30 agosto 2022
Il mese di agosto del 2022 ha visto l’illuminante svolgimento del XXVI Corso di Studi Superiori Abu’l-Fadl presso il Centro Studi bahá’í. Questo evento, che si è svolto dal 27 al 30 agosto, è stato un importante momento di riflessione sul ruolo e l’influenza della religione nella creazione e nella ricreazione delle civiltà. In questo articolo, esploreremo i momenti salienti di questo corso, dalle relazioni dei relatori ai progetti futuri che mirano a promuovere la comprensione interreligiosa e la collaborazione.
Un Viaggio nella Fede Bahá’í
Nella prima parte del corso, gli argomenti si sono concentrati sulla fede bahá’í. Guido Morisco ha condotto i partecipanti in un coinvolgente viaggio attraverso la storia della fede, esplorando la figura del Báb e di Bahá’u’lláh attraverso storie nuove ed emozionanti. Questo viaggio nel passato ha contribuito a rafforzare la comprensione della fede bahá’í e della sua storia.
Chiara Perboni ha affrontato il tema del Patto, sottolineando l’immensa importanza di questo dono divino rinnovato in ogni dispensazione. Il Patto rappresenta un legame indelebile tra Dio e l’umanità, una promessa di guida e orientamento continui.
Iscander Tinto ha esaminato l’azione sociale, mettendo in luce come lo sviluppo spirituale sia strettamente connesso all’azione sociale. Attraverso passi dalle Scritture sacre e i messaggi della Casa Universale di Giustizia, è emerso il concetto di società materiale e spirituale, evidenziando come lo sviluppo spirituale richieda un impegno attivo nella società.
Dialogo Interreligioso: Esperienze ed Enfasi
Durante la mattinata del 29 agosto, sono state presentate esperienze di dialogo interreligioso nelle città di Trento, Firenze e Salerno. Marcella Orrù, Maria Benedetta Rapisardi e Silvio Cossa hanno condiviso storie ed esperienze che hanno dimostrato la possibilità di un dialogo costruttivo tra diverse fedi. Questo dialogo ha mostrato come l’ascolto, il rispetto reciproco e la collaborazione possano portare a un mondo di maggiore comprensione e armonia.
Riflessioni delle Varie Fedi
La seconda parte del corso ha visto i rappresentanti delle diverse fedi condividere le loro prospettive. Il reverendo Doryu Cappelli ha rappresentato il Buddhismo Zen, sottolineando la necessità di un dialogo aperto tra culture, filosofie e tradizioni spirituali per affrontare le sfide della civiltà contemporanea.
Anna Coen ha parlato dell’Ebraismo, evidenziando il conflitto tra civiltà e la crisi dei valori che spesso conduce a malintesi e incomprensioni. Ha sottolineato l’importanza della conoscenza reciproca e della valorizzazione della diversità come risorsa.
La professoressa A. Angruso ha presentato la prospettiva del cattolicesimo, riferendosi al motto del Papa sul “camminare insieme”. Questo percorso di riconciliazione richiede conoscenza, ascolto, guarigione e un cambio di mentalità. Ha fatto riferimento all’incontro di Abu Dhabi del febbraio 2019 come esempio di collaborazione comune.
Per l’Islam, Assem Miahed ha preso il posto dell’Imam Phd Nader Akkadh, discutendo dell’importanza della preghiera e dei cinque pilastri dell’Islam. Ha sottolineato la necessità di vivere secondo i principi religiosi per raggiungere un livello superiore di comprensione e armonia.
L’Unità del Genere Umano: Una Visione Bahá’í
Guido Morisco, rappresentando la fede bahá’í, ha enfatizzato la necessità di un’unità universale che può essere realizzata solo attraverso l’armonia tra tutte le religioni. Ha sottolineato che la base di questa unità è l’armonia tra le diverse confessioni religiose, poiché la religione è una e si esprime attraverso varie forme.
Conclusione: Verso un Futuro di Collaborazione
Il corso si è concluso con un momento di innovazione, quando tutti i relatori e i partecipanti hanno lavorato insieme per sviluppare progetti futuri. Questi progetti includono la collaborazione con le scuole per la creazione di un giornalino dedicato all’incontro con la diversità, la realizzazione di una mostra itinerante che descriva le diverse confessioni religiose e i principi basilari, percorsi interreligiosi e progetti ecologici sostenibili per coltivare principi spirituali.
Il corso ha dimostrato che l’armonia tra le religioni e la comprensione reciproca sono possibili. Sebbene i progetti siano stati solo abbozzati, hanno gettato le basi per un futuro in cui la collaborazione e il dialogo interreligioso possano contribuire a creare una civiltà fondata su principi di pace, comprensione e armonia. La strada è ancora lunga, ma il XXVI Corso di Studi Superiori Abu’l-Fadl ha mostrato che è possibile avanzare verso un mondo migliore, lavorando insieme per il bene comune.