Nei primi mesi del 2025, l’ufficio della Comunità Internazionale Bahá’í (BIC) a Bruxelles ha intensificato il proprio impegno per promuovere principi fondamentali come l’unità dell’umanità, la giustizia sociale e la sostenibilità. In un mondo che affronta sfide sempre più complesse, il contributo bahá’í alle discussioni europee rappresenta una voce distintiva che cerca di armonizzare le dimensioni spirituali e pratiche dello sviluppo sociale.
La lotta contro il razzismo e i pregiudizi
Con l’Unione Europea che si prepara a entrare nella prossima fase del suo impegno contro il razzismo, l’ufficio BIC ha pubblicato una dichiarazione intitolata Towards a European Union Anti-Racism Strategy (Verso una Strategia Antirazzismo dell’Unione Europea). Questo documento, rilasciato in concomitanza con la Settimana Antirazzismo e Diversità 2025, chiama all’adozione di “politiche trasformative che favoriscano una comprensione più profonda dell’identità condivisa dell’umanità”.
Il nostro team ha partecipato attivamente alle discussioni su come ampliare la portata del movimento antirazzismo ed ha ospitato un evento significativo dal titolo Reimagining Racial Justice: The Need for Transformative Policies (Ripensare la Giustizia Razziale: La Necessità di Politiche Trasformative). Durante questo incontro è emerso chiaramente che superare il razzismo richiede più dell’affermazione di diritti legali; esige un’adesione sincera al principio dell’unità del genere umano.
Dalla teoria alla pratica
I partecipanti hanno sottolineato come le politiche efficaci debbano innescare trasformazioni a tutti i livelli della società, dalle istituzioni alle comunità locali. Questo approccio riflette l’insegnamento bahá’í secondo cui la vera unità non è solo un ideale astratto, ma deve manifestarsi in strutture sociali concrete e inclusive.

Infografica che esprime le tre dimensioni chiave della giustizia razziale secondo la visione bahá’í, in dialogo con la strategia antirazzismo dell’Unione Europea.
Sistemi alimentari giusti, resilienti e sostenibili
Un’altra area di intervento fondamentale ha riguardato i sistemi alimentari. L’ufficio BIC ha organizzato due tavole rotonde per esplorare come agricoltori, trasformatori, rivenditori e consumatori possano collaborare per perseguire una visione condivisa di giustizia e sostenibilità.
A gennaio, l’attenzione si è concentrata sul contesto europeo, esaminando attraverso un caso di studio dettagliato come il presupposto di interessi contrastanti possa essere superato quando agricoltori e governi si impegnano in un dialogo genuino. A marzo, questa esplorazione si è estesa al sistema alimentare globale, analizzando perché il benessere degli agricoltori al di fuori dell’Europa debba diventare una preoccupazione fondamentale della politica europea.
| Iniziativa | Data | Focus | 
|---|---|---|
| Prima tavola rotonda | Gennaio 2025 | Sistemi alimentari europei e dialogo tra agricoltori e governi | 
| Seconda tavola rotonda | Marzo 2025 | Sistema alimentare globale e benessere degli agricoltori extra-europei | 
| Lettera al Commissario UE | Marzo 2025 | Ripensare il sistema alimentare attraverso la lente della giustizia | 
In aggiunta, l’ufficio ha inviato una lettera al Commissario europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione, Christophe Hansen, chiedendo un ripensamento del sistema alimentare attraverso la lente della giustizia.
Una partnership significativa tra Africa ed Europa
L’ufficio BIC di Bruxelles si è mantenuto profondamente impegnato nel comprendere come la partnership Africa-Europa possa diventare veramente significativa e reciprocamente vantaggiosa. Questa domanda è al centro del lavoro all’interno della Africa-Europe Civil Society Engagement Platform (Piattaforma di Impegno della Società Civile Africa-Europa).
Lanciata ufficialmente l’anno scorso, la Piattaforma offre uno spazio inclusivo per le organizzazioni della società civile africane ed europee per comprendere meglio le realtà reciproche e scambiare conoscenze. Partecipando attivamente al lavoro della Piattaforma, l’ufficio sta imparando dai colleghi africani su una serie di campi, dalle pratiche agricole sostenibili alle strategie che favoriscono la partecipazione giovanile.

Infografica che simboleggia l’unione di dichiarazioni, risoluzioni e sanzioni dell’UE per rafforzare la giustizia, in linea con i principi della comunità Bahá’í.
Difesa dei diritti umani dei bahá’í
La persecuzione dei bahá’í in Iran, Egitto e Yemen, così come la discriminazione che i bahá’í affrontano in Qatar, è stata fonte di costante preoccupazione per l’ufficio.
A gennaio, 125 membri del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali di tutta Europa hanno co-firmato una dichiarazione congiunta che appoggia una potente lettera di 18 Relatori Speciali delle Nazioni Unite e esperti del Gruppo di Lavoro ONU che condanna l’escalation della persecuzione delle donne bahá’í in Iran.
Lo stesso mese, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che condanna fermamente la persecuzione dei bahá’í e di altri gruppi minoritari, chiedendo la fine della “discriminazione religiosa, degli arresti e delle violazioni dei diritti fondamentali volti a mettere a tacere il dissenso”.
Successivamente, in aprile, ulteriori azioni hanno portato a sanzioni da parte del Consiglio dell’Unione Europea contro tribunali, giudici e prigioni in Iran, evidenziando il ruolo strumentale della magistratura iraniana nella persecuzione dei bahá’í.
Conclusione: Un impegno che continua
Le iniziative della Comunità Internazionale Bahá’í a Bruxelles nei primi mesi del 2025 dimostrano un impegno costante per promuovere l’unità, la giustizia e la pace in Europa e nel mondo. Attraverso il dialogo con le istituzioni europee, l’organizzazione di eventi di riflessione e la difesa dei diritti umani, l’ufficio BIC continua a portare una prospettiva spirituale nelle discussioni su questioni globali urgenti.
Per chi desidera seguire queste iniziative o contribuire a questo importante lavoro, è possibile visitare il sito ufficiale della BIC. Il cammino verso un mondo più giusto e unito richiede l’impegno di tutti noi, e la comunità bahá’í invita ognuno a riflettere su come possiamo, individualmente e collettivamente, contribuire a questa visione condivisa.