Nell’articolo “Incontro sull’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso con don Savina”, viene descritto un importante incontro tra l’Assemblea Spirituale Nazionale e don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della CEI. L’incontro, caratterizzato da un’atmosfera cordiale e accogliente, ha permesso di rafforzare la conoscenza reciproca e considerare le possibili aree di collaborazione. Don Savina ha espresso il desiderio di aumentare la collaborazione a livello nazionale e locale, incoraggiando le diocesi a conoscere meglio le realtà religiose presenti sul territorio. L’Assemblea Nazionale ha molto apprezzato l’incontro e vede questa come un’opportunità per rafforzare la collaborazione con la Chiesa cattolica e promuovere una conversazione priva di pregiudizi religiosi.

Incontro sull’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso con don Savina

Nella giornata di sabato 18 febbraio 2023 l’Assemblea Spirituale Nazionale ha avuto il piacere di incontrare don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della CEI (UNEDI). Questo incontro è stato estremamente significativo, in quanto rappresenta il primo incontro ufficiale tra l’Assemblea Spirituale Nazionale e un rappresentante della Conferenza Episcopale Italiana. Durante l’incontro, che si è svolto in un’atmosfera cordiale e accogliente, si è avuta l’opportunità di rafforzare la conoscenza reciproca e di esplorare le possibili aree di collaborazione.

Don Savina ha espresso il desiderio, a nome dell’Ufficio che dirige, di intensificare la collaborazione sia a livello nazionale che locale, incoraggiando le diocesi a sviluppare una maggiore conoscenza delle diverse realtà religiose presenti sul territorio, tra cui la comunità bahá’í. L’Assemblea Nazionale ha ricevuto con grande apprezzamento questo incontro e ha accolto con entusiasmo il sincere intenzioni trasmesse dal rappresentante della CEI. Questo è un segno tangibile di come il Piano maggiore di Dio stia operando e offrendo nuove opportunità di collaborazione con la Chiesa cattolica, che è definita dal Custode come “la più antica e potente chiesa” e il “più forte centro amministrativo della Cristianità”.

L’Assemblea Nazionale considera questo momento come un’opportunità favorevole per rafforzare la collaborazione con l’istituzione della Chiesa cattolica e per promuovere una conversazione che miri a rimuovere ogni possibile pregiudizio di natura religiosa. Nei prossimi mesi, ci si consulterà su come sostenere le comunità locali che sono più a contatto con le diocesi, al fine di sistematizzare l’apprendimento in corso e favorire una maggiore comprensione reciproca.

Incontro con donne di fede in dialogo

Nella giornata di domenica 19 febbraio 2023, l’Assemblea Spirituale Nazionale ha avuto l’onore di incontrare il gruppo Donne di Fede in Dialogo di Religions for Peace, composto da rappresentanti di sei diverse confessioni religiose. Durante questo incontro, il gruppo ha condiviso un profondo senso di gratitudine per l’opportunità di confrontarsi e conoscere meglio reciprocamente nel contesto del raggiungimento della pace, sia a livello globale che nel nostro quotidiano.

L’incontro è stato un’occasione preziosa per approfondire la comprensione della Fede bahá’í e della sua visione positiva per il futuro dell’umanità e il raggiungimento della pace attraverso le sfide e le vittorie che la vita ci offre. In questa visione, il ruolo delle donne riveste una particolare importanza. L’atmosfera gioiosa e cordiale ha contribuito a rafforzare la conoscenza reciproca tra le diverse tradizioni religiose rappresentate e a promuovere una conversazione in cui le varie realtà religiose possano collaborare su un terreno comune.

Vita intellettuale

Nel corso dell’ultimo anno, l’Assemblea Nazionale ha avuto diverse opportunità di consultarsi sul rafforzamento della vita intellettuale della comunità. Questo aspetto è trasversale allo sviluppo della vita comunitaria e al contributo che la comunità bahá’í può offrire al processo di costruzione di una società migliore. È di fondamentale importanza riconoscere il valore del sapere nel contesto in cui viviamo, considerando il significativo contributo che la popolazione italiana ha dato alla vita intellettuale dell’umanità.

L’obiettivo è ambizioso: aspiriamo a uno standard elevato per ciò che la comunità bahá’í può offrire in questo ambito. Lo sviluppo della vita intellettuale richiede un rafforzamento della cultura dell’apprendimento, che possiamo coltivare attraverso il nostro pieno coinvolgimento nel processo di espansione e consolidamento delle attività bahá’í. L’Assemblea Nazionale, prendendo spunto dai paragrafi 26-27 del messaggio del 30 dicembre 2021, che si dedicano proprio a questo tema, ha formulato una visione che pone l’accento sul rafforzamento dell’Istituto di formazione in tutto il Paese.

La Casa Universale di Giustizia sottolinea che “un forte indicatore dell’efficacia di un istituto è la sete di continuare a studiare la Causa di Bahá’u’lláh, che esso suscita in coloro che usano i suoi materiali personalmente e collettivamente, tanto negli spazi formali creati dalle istituzioni quanto in ambienti più informali”. Mentre le istituzioni si interrogano su quali luoghi formali possano alimentare questa sete di conoscenza, come incontri di studio e approfondimento della Parola sacra, tutti i credenti possono contribuire al rafforzamento dell’Istituto in modo che sempre più persone possano entrare in contatto con la Rivelazione di Bahá’u’lláh ed essere trasformate dal suo potere.

Ecumenismo, dialogo e vita intellettuale

Gli incontri con don Savina e il gruppo Donne di Fede in Dialogo hanno messo in luce l’importanza dell’ecumenismo, del dialogo interreligioso e della vita intellettuale per la comunità bahá’í. Questi tre aspetti sono strettamente collegati e si influenzano reciprocamente.

L’ecumenismo e il dialogo interreligioso sono fondamentali per costruire ponti tra le diverse comunità di fede e per favorire una comprensione reciproca basata sulla ricerca della verità e del bene comune. La collaborazione con don Savina e la CEI rappresenta una grande opportunità per rafforzare i legami tra la comunità bahá’í e la Chiesa cattolica, con l’obiettivo di superare pregiudizi religiosi e promuovere una pace duratura.

Il contributo delle donne di Religions for Peace è inestimabile in questa opera di dialogo e collaborazione. Il gruppo Donne di Fede in Dialogo ha condiviso la visione bahá’í e ha contribuito a promuovere una maggiore conoscenza reciproca tra le diverse tradizioni religiose rappresentate, mettendo in luce il ruolo fondamentale delle donne nella costruzione di un mondo migliore.

Infine, il rafforzamento della vita intellettuale della comunità bahá’í è di vitale importanza. Affermare il valore del sapere e promuovere una cultura dell’apprendimento sono passaggi essenziali per contribuire al progresso della società. L’Assemblea Nazionale ha individuato nell’Istituto di formazione un punto fondamentale per rafforzare la vita intellettuale della comunità e per permettere a sempre più individui di scoprire la potenza trasformativa della Rivelazione di Bahá’u’lláh.

In conclusione, gli incontri sull’ecumenismo, il dialogo interreligioso e la vita intellettuale con don Savina e le donne di RfP si sono rivelati straordinariamente significativi per la comunità bahá’í italiana. Questi momenti hanno offerto opportunità di conoscenza reciproca, di collaborazione e di approfondimento della comprensione tra diverse fedi, contribuendo così alla costruzione di un mondo più unito e pacifico. L’impegno per l’ecumenismo, il dialogo e la vita intellettuale rimane una priorità per la comunità bahá’í in Italia, consapevole del suo ruolo nel contribuire al progresso spirituale e materiale dell’intera umanità.