L’Aspen Institute e l’Ufficio Pubblico Bahá’í degli Stati Uniti hanno unito le forze per dare vita a un progetto ambizioso: raccogliere una serie di prospettive religiose sulla narrativa dell’America, con l’obiettivo di promuovere un racconto più onesto, inclusivo e orientato al futuro. Questo documento rappresenta il frutto di questo sforzo collaborativo, riunendo voci diverse provenienti da molteplici tradizioni religiose e culturali.

Programma Religion & Society dell’Aspen Institute

E’ un’iniziativa che mira a promuovere il cambiamento attraverso la convocazione, la catalizzazione e la ricerca delle sfide e delle opportunità che si trovano all’incrocio tra religione, cultura e giustizia. Negli ultimi cinque anni, il programma si è concentrato sull’approfondimento e la condivisione di come la religione possa essere utilizzata per affrontare le disuguaglianze sociali e rafforzare la coesione sociale.

Nel 2023, il programma ha lanciato l’Iniziativa sulla Giustizia Razziale e la Religione, convocando un gruppo di leader religiosi, studiosi, attivisti e leader delle comunità storicamente emarginate per contribuire con le loro intuizioni e competenze alla piazza pubblica.

Attraverso il lavoro di rete e la costruzione di comunità, come la Religious Pluralism Funder’s Circle e il Powering Pluralism Network, il programma mira a creare e amplificare connessioni che possano abbattere barriere per le generazioni future.

In sintesi, il Programma Religion & Society dell’Aspen Institute si concentra sull’utilizzo della religione come strumento per affrontare le disuguaglianze sociali, promuovere il pluralismo e la giustizia razziale, e costruire connessioni e capacità tra diversi attori e prospettive.

 

Quando le narrazioni diventano il cuore dell’America

In questa sezione introduttiva, viene spiegato come le narrazioni forniscano lenti interpretative essenziali per comprendere il mondo e plasmare il futuro dell’America. Viene sottolineata l’importanza di raccogliere prospettive diverse per costruire una visione più onesta, inclusiva e orientata al futuro.

Nella prefazione, il Reverendo Audrey C. Price sottolinea come questo lavoro sia guidato dalla convinzione che le narrazioni forniscano lenti interpretative essenziali per comprendere il mondo. Leggendo questi saggi, emerge una visione di un’America inclusiva e affermativa, in cui la dignità umana di tutti viene celebrata. Mentre ci avviciniamo al 250° anniversario della Dichiarazione d’Indipendenza, questi racconti rappresentano un invito a portare tali narrative e molte altre nel futuro della nazione, affinché possa emergere una corona di bellezza dalle sue ceneri.

Copertina del libro "Stories of the Peoples and the Land" e pagina dell'articolo "The Language of an America We Hope For".

Parte I intitolata “Stories of the Peoples and the Land” e una pagina dell’articolo “The Language of an America We Hope For” di Kaitlin Curtice

Ridisegnare l’America: Storie di popoli e terre

Questa sezione esplora come la storia della terra possa diventare la nostra storia, abbracciando tutti coloro che l’hanno abitata. Gli autori ci sfidano a confrontarci con le ferite profonde della nazione, radicate nel colonialismo e nel razzismo, e a utilizzare il potere della narrazione come strumento di guarigione e riconciliazione.

Kaitlin Curtice, cittadina della nazione Potawatomi, ci invita a riflettere sul potere della lingua e della narrazione nel rielaborare il passato e immaginare un futuro più giusto per l’America. Ella sottolinea come il linguaggio possa rivelare verità storiche nascoste e allo stesso tempo alimentare il sogno di un mondo migliore.

Curtice ci sfida a confrontarci con le ferite profonde della nazione, radicate nel colonialismo, nel suprematismo bianco e nel razzismo. Ella ci chiede di ascoltare le storie dei popoli indigeni e di coloro che sono stati emarginati, per poter finalmente curare queste ferite e costruire un’America che rispecchi veramente i valori di libertà e giustizia per tutti. La potenza della narrazione e della condivisione di storie diventa uno strumento essenziale per questo percorso di guarigione e riconciliazione.

capitolo II "Braiding the Strands Together" e pagina dell'articolo "All Are Divine: A Sikh Perspective On Non-Discrimination".

Parte II intitolato “Braiding the Strands Together” e una pagina dell’articolo “All Are Divine: A Sikh Perspective On Non-Discrimination” di Simran Jeet Singh

Intrecciando i fili della diversità: Un futuro di unità e armonia

Questa sezione esplora le potenzialità che la nostra diversità religiosa offre per il nostro futuro e il nostro mondo. Gli autori ci invitano a immaginare una società in cui la dignità di ogni essere umano sia riconosciuta e celebrata, attraverso il dialogo, la collaborazione e l’azione condivisa.

Diversi autori, provenienti da tradizioni come l’induismo, il sikhismo e l’ebraismo, ci invitano a immaginare una società in cui la dignità di ogni essere umano sia riconosciuta e celebrata.

James Samimi Farr, esponente della fede bahá’í, ci introduce al suo impegno nella costruzione di comunità basate sulla collaborazione e sulla condivisione di principi spirituali. Egli ci incoraggia a sognare una nuova narrativa americana, non per redimere un sogno, ma per riformularlo insieme, attraverso un processo di ascolto, dialogo e azione condivisa.

Elizabeth Conde-Frazier ci offre una prospettiva cristiana, sottolineando l’importanza del lavoro relazionale e della solidarietà come antidoto alla polarizzazione. Ella ci invita a superare le nostre differenze attraverso l’empatia, l’umiltà e la cooperazione, per affrontare insieme le sfide che ci attendono come società democratica.

capitolo III intitolato "Forward-Looking Imaginings" e pagina dell'articolo "Narrative Of America: Ain’t I A Muslim Woman?"

Parte III intitolata “Forward-Looking Imaginings” e una pagina dell’articolo “Narrative Of America: Ain’t I A Muslim Woman?” di Rahmah A. Abdulaleem

Sognando un’America più giusta e inclusiva

Questa sezione esplora narrative che potrebbero rendere l’esperienza americana significativa, inclusiva e orientata al futuro. Gli autori ci sfidano a immaginarci un’America in cui la giustizia, la verità e la dignità umana siano al centro, superando le divisioni e costruendo una visione comune.

Rahmah A. Abdulaleem ci offre una prospettiva musulmana, invitandoci a riflettere su come l’identità di genere e la fede possano intrecciarsi per costruire una narrazione più inclusiva. Lindsey Danziger ci spinge a riesaminare l’intersezione tra libertà religiosa e diritti riproduttivi, mentre Nicole Pressley ci incoraggia a testimoniare la verità e a rivendicare il significato delle storie contestate dell’America.

Infine, Nina Marie Fernando ci ricorda l’importanza di riscoprire e condividere le storie dei nostri nomi, come atto di riappropriazione della nostra identità e di costruzione di una comunità più connessa e solidale.

Voci diverse, un futuro condiviso

Il documento si conclude con le informazioni sugli editori e i contributori di questo progetto, che rappresentano un mosaico di prospettive diverse, unite dall’obiettivo comune di plasmare una narrativa americana più giusta, onesta e inclusiva.