Per affrontare la crisi climatica, è necessaria un’attenta esplorazione delle nozioni di progresso umano e sviluppo, come hanno sottolineato i delegati del Baha’i International Community (BIC) al recente convegno sul clima COP28.
Riconoscendo i limiti di un punto di vista puramente materialistico, hanno evidenziato la necessità di una comprensione più ampia del progresso che abbracci lo sviluppo materiale e spirituale di individui e società.
Daniel Perell, rappresentante dell’ufficio del BIC a New York e membro della delegazione del BIC, ha ampliato questa prospettiva, osservando: “Le condizioni globali prevalenti, plasmate dalle narrazioni dominanti della competizione e del consumo, richiedono narrazioni alternative ancorate a principi, compresi valori come la compassione, la fiducia e la generosità”.
Roeia Thabet, dell’Ufficio degli affari esterni bahá’í negli Emirati Arabi Uniti (EAU), ha sottolineato la necessità di ripensare le relazioni tra gli attori sociali alla luce di una visione più ampia del progresso, una che rifletta il principio dell’unità dell’umanità.
La Dr. Thabet ha affermato: “Il vero progresso richiede una trasformazione non solo nelle azioni individuali, ma nelle relazioni tra individui, comunità e istituzioni. Coltivare queste relazioni affinché siano sempre più caratterizzate dalla cooperazione e dalla reciprocità è essenziale per favorire società in armonia con l’ambiente”.
Il signor Perell e la Dr. Thabet sono stati affiancati nella delegazione del BIC alla conferenza da Hatem El-Hady dell’ufficio del BIC al Cairo, Gabriela Rawhani dell’ufficio del BIC a Ginevra, Cecilia Schirmeister e Saphira Rameshfar dell’ufficio del BIC a New York, Roya Hassan dagli Emirati Arabi Uniti e Ian Hamilton dagli Stati Uniti.
Sguardi sulla partecipazione bahai al COP28
Di seguito sono riportati alcuni momenti salienti dei contributi della delegazione del BIC alle discussioni del COP28, durante le quali i rappresentanti hanno esplorato temi come l’interdipendenza dell’umanità, la necessità di valori condivisi che possano guidare azioni e iniziative volte al progresso sociale e l’applicazione di principi spirituali all’azione ambientale.
Daniel Perell in un evento dal titolo “Giustizia climatica femminista interreligiosa per il diritto umano a una società e un ambiente sani”, che ha esplorato il ruolo fondamentale delle donne nel contribuire alla giustizia climatica.
Nel suo intervento, il signor Perell ha sottolineato la necessità di rivalutare le qualità di leadership tradizionali nel contesto dell’azione climatica. “Umiltà, generosità, compassione e amore sono qualità che trascendono il genere. Se storicamente confinate nel campo della ‘cura’ e sottovalutate nella leadership, ora riconosciamo il loro immenso valore nel guidare una leadership efficace”.
Il signor Perell ha enfatizzato che queste qualità, spesso associate al femminile, sono qualità umane raggiungibili e necessarie per tutti, indipendentemente dal genere.
Ha sottolineato la necessità di colmare il divario tra conoscenza e azione nella trasformazione dei sistemi alimentari, basata su principi spirituali come la giustizia.
La signora Rawhani ha dichiarato: “L’analogia dell’umanità come un corpo unico illustra la nostra interconnessione. Se una parte del corpo è in dolore, l’intero corpo è influenzato, proprio come una sezione dei problemi della società influisce sull’intera società.
“Vero progresso e trasformazione dei nostri sistemi alimentari verranno dal vederci come un tutto, non solo perseguendo gli interessi di pochi”.
I delegati del BIC hanno partecipato a 12 forum di discussione, incluso un evento ospitato a Masdar City dal BIC stesso in collaborazione con la Climate Governance Commission. Quell’evento ha riunito rappresentanti di organizzazioni della società civile per esplorare insieme percorsi verso una vita urbana sostenibile.
Conclusione
Il COP28 è stato un momento cruciale per affrontare la crisi climatica e promuovere la sostenibilità. Il BIC ha giocato un ruolo importante nel portare avanti la sua visione di un progresso umano più ampio e nella promozione di azioni concrete per proteggere il nostro pianeta. È ora di abbracciare una visione più ampia del progresso umano che tenga conto non solo dell’ambiente ma anche delle dimensioni sociali, spirituali ed economiche della nostra esistenza.
Il BIC ci ricorda che il vero progresso umano va oltre la crescita economica e abbraccia la sostenibilità, la giustizia sociale e la dimensione spirituale della vita. È una visione che dovremmo abbracciare se vogliamo proteggere il nostro pianeta per le generazioni future.