Durante l’ultima sessione plenaria dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ieri 19 dicembre 2023 è stata adottata la 36ª risoluzione che esprime seria preoccupazione per una vasta gamma di violazioni dei diritti umani, tra cui la situazione dei Bahá’í in Iran e di altre minoranze religiose, invitando il governo iraniano ad “eliminare” ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa.
La risoluzione, già approvata il mese scorso dalla Terza Commissione dell’Assemblea Generale, è stata adottata con 78 voti a favore, 30 contrari e 68 astensioni.
La risoluzione esprime “seria preoccupazione” per una serie di violazioni dei diritti umani in Iran, tra cui il rifiuto della libertà di religione o di credo. In particolare, i Bahá’í sono soggetti a “indebiti restrizioni riguardo ai riti funebri svolti in conformità con i principi religiosi, attacchi contro luoghi di sepoltura e altre violazioni dei diritti umani”, che comprendono “un aumento delle molestie, delle intimidazioni, delle persecuzioni, delle detenzioni arbitrarie” e istigazione all’odio attraverso media ufficiali e non ufficiali che potrebbero “portare alla violenza”.
Il governo iraniano è anche invitato a “porre fine all’impunità sistematica continua per coloro che commettono crimini contro persone appartenenti a minoranze religiose riconosciute e non riconosciute”, affrontando nel contempo gli accordi costituzionali, le leggi e le pratiche che consolidano il rifiuto di istruzione e impiego per i Bahá’í, la chiusura di imprese e negozi indipendenti, il sequestro di proprietà e altre violazioni dei diritti.

la risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite invita il governo iraniano ad eliminare ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa contro i bahai
Una lunga battaglia per i diritti umani
La situazione dei Bahá’í in Iran è stata una questione dibattuta e contestata per molti anni. La comunità Bahá’í, una delle più grandi minoranze religiose del paese, ha subito discriminazioni sistematiche e persecuzioni da parte delle autorità iraniane. Le restrizioni sulla loro libertà religiosa e la discriminazione nei confronti dei Bahá’í sono profondamente radicate nella società iraniana.
La necessità di un impegno globale
Questa risoluzione delle Nazioni Unite riflette il riconoscimento della comunità internazionale della grave situazione dei Bahá’í in Iran e di altre minoranze religiose. La comunità globale ha un ruolo cruciale da svolgere nel porre fine a tali violazioni dei diritti umani e nella promozione della libertà religiosa in tutto il mondo.
L’impegno continuo
Nonostante le sfide e le difficoltà, la comunità Bahá’í in Iran ha dimostrato una straordinaria resistenza e un impegno continuo per i diritti umani e la promozione della pace. La risoluzione delle Nazioni Unite è un passo importante verso il riconoscimento di tali sforzi e l’invito a porre fine a anni di discriminazioni e persecuzioni.
Conclusione
La risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite rappresenta un passo significativo verso la promozione dei diritti umani e della libertà religiosa in Iran. È ora cruciale che la comunità internazionale continui a monitorare da vicino la situazione e a esercitare pressioni sul governo iraniano affinché ponga fine alle violazioni dei diritti umani e promuova la pace e la tolleranza religiosa.