Il 9 novembre 2022 è stata una data memorabile per l’interreligiosità, un evento che ha toccato il cuore di tutti i partecipanti. L’incontro, pianificato da tempo e sostenuto dall’instancabile impegno di diversi attori, ha avuto luogo in Vaticano ed è stato un momento di profondo significato. Organizzato in modo impeccabile dalla coordinatrice Francesca Baldini e sostenuto da Luigi De Salvia, Presidente di Religions for Peace Italia ed Europa, questo incontro ha portato avanti un importante messaggio di dialogo e pace.
L’Incontro Interreligioso
Circa 30 donne appartenenti a diverse tradizioni religiose si sono riunite in Vaticano per questo eccezionale incontro interreligioso. Le tradizioni rappresentate includevano l’Ebraismo, il Cristianesimo (in particolare la Chiesa Cattolica Romana, la Chiesa Avventista del Settimo Giorno e la Federazione delle donne evangeliche in Italia), l’Islam, la Fede Bahá’í, l’Induismo, il Sihk e il Buddismo (in particolare la Soka Gakkai, la Tradizione Zen Soto e il Mahayana).
Le Parole di Papa Francesco
Nel corso della sua catechesi del 9 novembre, Papa Francesco ha richiamato alcuni suggerimenti preziosi per coloro che sono attivi nel dialogo interreligioso. Ha sottolineato l’importanza del dialogo come “ossigeno per la pace,” un concetto che ha profondamente colpito il gruppo presente.
Il Papa ha enfatizzato che il dialogo autentico richiede di guardare oltre i confini delle proprie tradizioni e di abbandonare l’approccio bellicoso a favore della gentilezza del dialogo. Ha affermato che il dialogo vero avviene solo quando c’è un’effettiva accoglienza reciproca. Questa accoglienza, ha spiegato, può solo nascere dalla condivisione di un cammino comune.
Dialogo, Cammino e Incontro
Le tre parole chiave evidenziate da Papa Francesco sono state “dialogo,” “cammino” e “incontro.” Ha sottolineato che il dialogo deve iniziare con la volontà di guardare oltre se stessi e abbracciare altre prospettive. Il dialogo richiede tempo e sforzo per costruirsi lentamente e non può essere limitato a incontri isolati.
Il cammino, ha spiegato il Papa, richiede l’incontro tra persone con identità diverse. Tuttavia, ha enfatizzato che il dialogo autentico parte sempre dalla consapevolezza della propria identità. Solo quando si è consapevoli delle proprie radici si può dialogare veramente con gli altri.
L’Incontro con Papa Francesco
Quando è stato il turno del gruppo presente, Papa Francesco si è mostrato sorpreso e affascinato nell’incontrare donne non solo di diverse fedi, ma donne diverse tra loro che potevano dialogare e condividere. Questo commento ha scatenato una risata collettiva, sottolineando l’unicità e il potere del dialogo interreligioso.
Nel corso dell’incontro, il gruppo ha consegnato al Papa un quadro realizzato dall’artista iraniana Rasta Safari, che attualmente risiede a Roma. Quest’opera d’arte è stata presentata dalla galleria d’arte BeniaminArt di Catania. Inoltre, il gruppo ha voluto commemorare questa giornata speciale donando al Pontefice una targa ricordo, mentre altre donne hanno donato libri da loro scritti o riviste curate dalle loro comunità di appartenenza.
L’incontro si è concluso con una foto di gruppo che cattura il radiante spirito delle partecipanti. Il presidente nazionale di Religions for Peace Italia, il dott. Luigi De Salvia, è stato una presenza preziosa che ha accompagnato il gruppo.
Un Messaggio di Speranza
Questo incontro è stato molto più di una semplice riunione. È stato un momento di connessione, di comprensione reciproca e di speranza. Ha dimostrato che il dialogo interreligioso è possibile e che può portare alla pace e alla fraternità. Le parole di Papa Francesco sono state un incoraggiamento per tutti a continuare il cammino del dialogo, dell’accoglienza e dell’incontro tra persone di diverse fedi.
Questo evento rimarrà nella memoria di coloro che vi hanno partecipato come un momento in cui il potere del dialogo e della comprensione reciproca ha brillato. È un messaggio di speranza che ci ricorda l’importanza di lavorare insieme per costruire un mondo di pace e fratellanza, dove le differenze religiose diventano un ponte invece di un muro.