Nell’era moderna, dove il benessere è spesso ridotto a una questione puramente fisica o psicologica, in questo articolo vi offro un viaggio affascinante attraverso l’approccio olistico della salute secondo gli insegnamenti della Fede Baha’i. Una breve guida in un’esplorazione profonda di come il benessere fisico, mentale, sociale e spirituale si intreccino armoniosamente, svelando una visione completa della salute umana che trascende i tradizionali paradigmi. Esploriamo insieme questo percorso illuminante verso una salute integrale e armoniosa, riscoprendo il potenziale nascosto all’interno di ogni individuo.

L’Essenza della Salute Olistica Secondo la Fede Baha’i

Per affrontare questo argomento in modo olistico dobbiamo prendere in considerazione due aspetti.

Quando diciamo che una cosa complessa funziona bene? Quando tutti i suoi componenti funzionano bene. Pensiamo ad una automobile. Possiamo avere una magnifica Ferrari, che è al massimo della perfezione, ma basta che una piccola guarnizione si sia deteriorata per provocare un cattivo funzionamento.

L’Uso Corretto degli Strumenti e la Salute Umana

Inoltre, per garantire il buon funzionamento di uno strumento è necessario utilizzarlo per lo scopo per cui è stato creato. Provate a utilizzare un frullatore da cucina per impastare il cemento e vedrete che lo distruggerete.

L’essere umano è una realtà molto complessa, che è costantemente alla ricerca del perché è stato creato.

La Visione Spirituale dell’Umanità

Teillard de Sharden, il famoso filosofo e teologo cattolico, diceva:

L’essere umano non è una creatura materiale che sta cercando di fare una esperienza spirituale bensì un essere spirituale che sta facendo una esperienza materiale

Gli Scritti baha’ì ci insegnano che il corpo dell’uomo è “Il trono del tempio interiore”, cioè la sede fisica entro la quale si manifesta la realtà dello spirito, L’essere umano non è un semplice animale e non è stato creato per vivere come un animale.

libro bahai il trono del tempio interiore (1)

Raccolta di Scritti bahá’í su temi inerenti il corpo umano, trono dell’anima immortale, e la salute, come nutrizione, purezza, santità, scienza della medicina, igiene, guarigione fisica e spirituale

Le Parole di Baha’u’llah sulla Natura Umana

Baha’u’llah, il Fondatore della Fede Baha’i, dice:

Ti consideri una misera creatura quando dentro di te c’è tutto l’universo? Rivolgi lo sguardo in te stesso, così che tu Mi possa trovare dentro di te, forte possente e sufficiente a tutto

In questa citazione, Baháʼu’lláh invita i credenti a riflettere sulla propria essenza e potenziale interiori. Egli inizia facendo notare l’apparente contraddizione tra la percezione di sé come una “misera creatura” e la realtà che dentro di ognuno di noi c’è “tutto l’universo”. Questa affermazione sottolinea il concetto bahá’í dell’unità della creazione, in cui ogni individuo contiene un potenziale infinito e una connessione con l’intero universo.

Baháʼu’lláh poi incoraggia a guardare all’interno di sé stessi, a introspezionarsi profondamente. Questo atto di auto-riflessione è visto come un mezzo per entrare in contatto con la Divinità e trovare la Sua presenza di Baháʼu’lláh stesso all’interno di ciascuno di noi. L’autore sottolinea che questa presenza interiore di Baháʼu’lláh è “forte, potente e sufficiente a tutto”, suggerendo che, attraverso questa connessione interiore, i credenti possono trovare la forza e la capacità di affrontare qualsiasi sfida o difficoltà che la vita possa presentare.

La Definizione di Salute nell’Insegnamento Baha’i

Ma allora, come possiamo definire la salute? Perché la salute è una componente fondamentale della nostra vita. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la definisce «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia».

Alla luce degli insegnamenti bahà’ì questa definizione pur essendo corretta, non è completa perché prescinde completamente dalla consapevolezza che la realtà dell’uomo comprende anche l’esistenza dell’anima e che quindi deve essere presa in considerazione anche la salute spirituale.

Le Molteplici Cause dell’Insorgenza della Malattia

Vi possono quindi essere cause materiali, cause mentali, cause sociali e cause spirituali per l’insorgenza della malattia. Le cause materiali comprendono: cause genetiche e cause fisiche. Le cause mentali comprendono: cause psicologiche e cause sociali.

I Grandi Passi della Scienza Moderna

Riguardo a queste due cause, la scienza moderna ha fatto grandi passi. In particolare nello studio del DNA, permettendoci di comprendere come fattori esterni possono portare ad alterazioni genetiche con conseguenze sullo sviluppo del corpo umano. Un corretto uso delle attività fisiche permette di sviluppare armoniosamente il fisico. Lo sviluppo della cultura ha permesso di incrementare le potenzialità intellettuali dell’essere umano. La psicologia, la sociologia e la psicanalisi hanno permesso di esplorare altre dimensioni dell’essere umano che modellano il suo comportamento.

Il Ruolo dei Medici Competenti

Per ognuna di queste cause è necessario quindi rivolgersi a medici competenti. Baha’u’llah, ha detto nel Kitáb-i-Aqdas:

Nel momento della malattia, rivolgetevi a medici competenti; non abbiamo abolito il ricorso a mezzi materiali, anzi lo abbiamo confermato con questa Penna che Dio ha fatto Oriente della Sua luminosa e gloriosa Causa

In questa citazione di Baháʼu’lláh, il fondatore della fede bahá’í, viene sottolineata l’importanza di cercare assistenza medica competente in caso di malattia. Baháʼu’lláh incoraggia i suoi seguaci a non rifiutare o ignorare l’uso di mezzi materiali, come la medicina, per curare le malattie. Questo messaggio è in linea con il principio bahá’í dell’armonia tra scienza e fede.

L’invito a rivolgersi a medici competenti riflette l’attenzione di Baháʼu’lláh al benessere fisico e alla cura della salute. La fede bahá’í riconosce che la scienza e la medicina sono doni di Dio all’umanità e che gli individui hanno il dovere di utilizzare tali risorse per preservare e migliorare la loro salute.

La dichiarazione finale della citazione, “non abbiamo abolito il ricorso a mezzi materiali, anzi lo abbiamo confermato con questa Penna che Dio ha fatto Oriente della Sua luminosa e gloriosa Causa,” sottolinea la continuità della tradizione medica e il suo ruolo importante nella vita dei credenti bahá’í. In altre parole, Baháʼu’lláh afferma che la fede bahá’í non respinge la medicina o il ricorso a cure mediche, ma anzi li rafforza e conferma come parte integrante della Causa bahá’í.

L’Equilibrio e la Salute secondo Abdu’l-Bahà

Per quanto riguarda le cause materiali, Abdu’l-bahà affrema nell’Antologia:

Il fattore eziologico esteriore, cioè la causa fisica della malattia, è un disturbo nell’equilibrio, nella proporzionalità di tutti gli elementi di cui il corpo umano è composto. … Finché i costituenti restano nella loro debita proporzione, secondo l’equilibrio naturale dell’insieme – cioè se nessun componente subisce mutamenti di grado e di equilibrio naturale, cioè nessun componente è aumentato o diminuito – non c’è causa materiale per l’irruzione della malattia

In questa parte della citazione, Abdu’l-bahà fornisce una spiegazione della causa esterna delle malattie. Egli afferma che la causa fisica della malattia risiede nel disequilibrio e nella mancanza di proporzionalità tra gli elementi costitutivi del corpo umano. Finché questi elementi rimangono nella loro proporzione naturale e non subiscono variazioni, non esiste una causa materiale per la manifestazione della malattia.

Per esempio, la componente grassa dev’essere presente in una data quantità, e lo zucchero in una data quantità. Finché ciascuno si mantiene nella sua proporzione naturale, non vi sarà causa d’insorgenza di malattia. Ma quando questi costituenti variano nelle loro quantità naturali e previste, cioè quando sono aumentati o diminuiti, è certo che ciò aprirà la porta all’ingresso di malattie

In questa parte del testo, Abdu’l-bahà offre un esempio specifico per illustrare il suo punto. Egli menziona che la quantità di componenti come il grasso e lo zucchero nel corpo deve essere mantenuta in una proporzione naturale. Quando tali componenti subiscono variazioni e si discostano dalla loro quantità naturale, ciò crea le condizioni per l’insorgenza di malattie.

Questo problema richiede la più accurata indagine. Il Báb, il Precursore di Baha’u’llah, ha detto che la gente di Bahá deve sviluppare la scienza della medicina a tal segno che cureranno le malattie tramite cibi.

Le Cause Sociali delle Malattie

Per quanto riguarda le cause sociali, Abdu’l-Bahà ha scritto nello stesso testo:

Vivaio di tutte queste tragedie è il pregiudizio: pregiudizio di razza e di nazione, di religione, di opinione politica; e la causa prima del pregiudizio è la cieca imitazione del passato – imitazione nella religione, negli atteggiamenti razziali, nei pregiudizi nazionali, nella politica. Finché esisterà questo scimmiottamento del passato, fino ad allora le fondamenta dell’ordine sociale saranno esposte ai quattro venti, l’umanità sarà continuamente soggetta ai più terribili pericoli

In questa citazione di Abdu’l-Bahà vengono affrontati vari aspetti dei pregiudizi che affliggono l’umanità. Abdu’l-Bahà identifica il pregiudizio come la radice di numerose tragedie e conflitti nel mondo. Questi pregiudizi possono essere legati a diverse categorie, tra cui razza, nazionalità, religione e opinioni politiche.

Il passo mette in luce l’importanza di riconoscere che la causa primaria dei pregiudizi è la “cieca imitazione del passato”. Questo significa che molte persone perpetuano pregiudizi radicati nelle tradizioni e nelle pratiche del passato, senza esaminarli criticamente o cercare di superarli. Questa imitazione acritica si manifesta nella religione, nei pregiudizi razziali, nelle tensioni nazionali e nella politica.

Abdu’l-Bahà avverte che fintanto che questa imitazione del passato persiste, le basi dell’ordine sociale saranno fragili e instabili, e l’umanità sarà costantemente esposta a gravi pericoli. In altre parole, i pregiudizi e la mancanza di apertura al cambiamento e alla comprensione reciproca mettono a rischio la pace e la stabilità del mondo.

La citazione sottolinea l’importanza di combattere i pregiudizi attraverso l’educazione, la riflessione critica e il superamento delle tradizioni e delle credenze dannose. Il messaggio di Abdu’l-Bahà è un appello all’umanità affinché abbracci la diversità, promuova la comprensione reciproca e lavori per creare un mondo più unito e armonioso, libero dai pregiudizi che hanno causato tante tragedie nel corso della storia.

Le Cause Spirituali della Malattia

Per quanto riguarda le cause spirituali, Abdu’l-bahà afferma:

E’ certamente vero che i peccati sono una possente causa di malattie fisiche. Se l’umanità fosse libera dalle contaminazioni del peccato e del traviamento e vivesse secondo un naturale, innato equilibrio, senza inclinare dovunque le sue passioni lo sospingono, è innegabile che le malattie non avrebbero più la meglio, ne si diversicherebbero con tale intensità

Infatti l’animale, in quanto al suo corpo, è formato dagli stessi elementi costituenti l’uomo. Ma poiché l’animale si contenta di cibi semplici e si sforza di non indulgere eccessivamente ai propri bisogni inopportuni e non commette peccati, i suoi malanni nei confronti di quelli dell’uomo sono pochi. Dunque, vediamo chiaramente quanto potenti siano il peccato e la ribellione come fattori patogenetici. E una volta insorti questi malanni si complicano, si moltiplicano e si trasmettono agli altri. Tali sono le cause spirituali, interiori di malattia

guarigione tramite cibi sani

Quando medici valentissimi avranno sviluppato l’arte di guarire le malattie per mezzo di cibi, prescriveranno cibi semplici e proibiranno agli uomini di essere schiavi degli appetiti dei sensi,

La Guarigione attraverso Alimenti Sani

Un’altra interessante citazione di Abdu’l-bahà riguarda l’uso dell’alimentazione come metodo di guarigione:

Quando medici valentissimi avranno sviluppato l’arte di guarire le malattie per mezzo di cibi, prescriveranno cibi semplici e proibiranno agli uomini di essere schiavi degli appetiti dei sensi, è certo che l’incidenza delle malattie croniche e complicate diminuirà e che la salute generale dell’umanità migliorerà di molto: è destino che ciò accada. Analogamente si avranno modificazioni universali nel carattere, nella condotta e nelle maniere degli uomini

In questa citazione di Abdu’l-Bahà, il figlio di Bahá’u’lláh, viene espressa una prospettiva sul futuro del settore medico e della salute umana. Abdu’l-Bahà prevede che un giorno i medici altamente competenti svilupperanno un’arte medica basata sull’uso adeguato di cibi per la guarigione delle malattie. Questo approccio rappresenta una visione dell’integrazione tra medicina e nutrizione.

L’uso di cibi semplici e la promozione di un controllo sugli appetiti sensoriali sono considerati fondamentali in questa prospettiva. Abdu’l-Bahà suggerisce che prescrivendo una dieta equilibrata e responsabile, i medici contribuiranno a ridurre l’incidenza di malattie croniche e complicate. Questo approccio alla cura della salute favorirebbe il benessere generale dell’umanità.

La citazione fa anche riferimento a modificazioni universali nel carattere, nella condotta e nelle maniere degli uomini. Ciò suggerisce che il cambiamento nell’approccio alla salute attraverso la dieta avrà un impatto più ampio sulla società, promuovendo una maggiore auto-disciplina, controllo degli appetiti e responsabilità individuale. In sostanza, Abdu’l-Bahà vede il progresso nella medicina e nella nutrizione come un elemento chiave per il miglioramento della salute e del comportamento umano, contribuendo così a una società più sana e virtuosa.

Conclusioni e Riflessioni Personali

Vediamo ora cosa dice Abdu’l-bahà riguardo alla guarigione:

Vi sono due modi per guarire la malattia, mezzi materiali e mezzi spirituali. I primi sono per opera del trattamento dei medici; i secondi consistono in preghiere offerte a Dio da persone spirituali e nel volgersi a Lui. Si devono usare e praticare entrambi i mezzi

In questa citazione di Abdu’l-Bahà, il figlio di Bahá’u’lláh, vengono affrontate due prospettive complementari sulla guarigione delle malattie. Egli sottolinea che esistono due approcci fondamentali: i mezzi materiali, che includono il trattamento medico fornito dai professionisti della salute, e i mezzi spirituali, che comprendono la preghiera e l’invocazione divina da parte di individui spiritualmente orientati.

Abdu’l-Bahà enfatizza la necessità di utilizzare e praticare entrambi questi mezzi. Questo significa che la cura delle malattie dovrebbe coinvolgere sia il trattamento medico basato sulla scienza e sulla medicina materiale, sia il ricorso alla dimensione spirituale attraverso la preghiera e la ricerca di Dio. Questa visione riflette il principio bahá’í dell’armonia tra scienza e fede.

Le malattie che insorgono per cause materiali devono essere trattate dai medici mediante rimedi sanitari; quelle dovute a cause spirituali scompaiono per opera di mezzi spirituali. Così una malattia causata da afflizione, timore, impressioni nervose si cura più efficacemente con un trattamento spirituale che con una terapia materiale. Quindi è bene seguire entrambi i tipi di trattamento: essi non si contraddicono

Abdu’l-Bahà distingue tra le malattie causate da cause materiali, come infezioni o squilibri fisiologici, che richiedono il trattamento dei medici e rimedi sanitari, e le malattie causate da cause spirituali, come l’afflizione, il timore o le impressioni nervose, che possono essere più efficacemente affrontate mediante mezzi spirituali come la preghiera e la ricerca di Dio.

Egli sottolinea che entrambi i tipi di trattamento non si contraddicono, ma piuttosto si integrano reciprocamente. Pertanto, Abdu’l-Bahà promuove un approccio olistico alla salute, che combina il meglio della medicina materiale e delle pratiche spirituali per il benessere dell’individuo.

Perciò devi accettare anche i rimedi materiali, poiché anch’essi provengono dalla misericordia e dal favore di Dio, Che ha rivelato e palesato la scienza medica così che i Suoi servi possano giovarsi anche di questo tipo di trattamento. Devi prestare pari attenzione anche ai trattamenti spirituali, perché producono mirabili effetti

Abdu’l-Bahà sottolinea l’importanza di accettare i rimedi materiali come una manifestazione della misericordia e della grazia di Dio. Egli sostiene che Dio ha rivelato e reso disponibile la scienza medica per il bene dei Suoi servitori, e quindi è appropriato utilizzare i trattamenti medici come parte integrante della cura della salute.

Tuttavia, Abdu’l-Bahà enfatizza anche che i trattamenti spirituali producono effetti mirabili e che è importante prestare attenzione anche a questo aspetto della guarigione. Questo equilibrio tra mezzi materiali e spirituali è considerato un principio fondamentale nella prospettiva bahá’í sulla salute e sulla guarigione.

Ora, se desideri conoscere il vero rimedio capace di guarire l’uomo da ogni infermità e di dargli la salute del regno divino, sappi che tali sono i precetti e gli insegnamenti di Dio. Concentravi la tua attenzione

In questa citazione di Abdu’l-Bahà, il figlio di Bahá’u’lláh, viene offerta una guida spirituale e un invito alla ricerca della vera guarigione e della salute del “regno divino”. La frase sottolinea la visione bahá’í che il vero rimedio per le malattie dell’anima e del corpo risiede negli insegnamenti divini.

Abdu’l-Bahà afferma che se una persona desidera scoprire il vero rimedio che può guarire l’umanità da ogni infermità, deve concentrarsi sui precetti e gli insegnamenti di Dio. Questo significa che la ricerca della guarigione completa, sia a livello fisico che spirituale, richiede un’approfondita comprensione e applicazione degli insegnamenti spirituali e morali contenuti nelle Scritture bahá’í e nelle tradizioni religiose.

La “salute del regno divino” indica un livello di benessere e armonia spirituale che si ottiene seguendo i principi spirituali e morali di Dio. Pertanto, Abdu’l-Bahà suggerisce che la vera guarigione e la ricerca della salute dovrebbero essere ancorate nella ricerca e nell’applicazione degli insegnamenti divini, che promuovono la virtù, la giustizia, l’amore e la compassione.

L’invito a “concentrarsi” sottolinea l’importanza dell’attenzione e della dedizione nella ricerca della guarigione e della crescita spirituale. In sintesi, questa citazione di Abdu’l-Bahà incita a cercare la guarigione e la salute attraverso l’adesione ai principi divini e all’applicazione pratica degli insegnamenti spirituali nella vita quotidiana.

La Guarigione Spirituale e il Potere del Tocco

Analizziamo ora altri possibili mezzi di guarigione descritti da Abdu’l-bahà.

Qui entriamo in un campo in cui ho avuto modo di fare delle esperienze dirette, come massaggiatore sciatzu e terapista reiki e tramite i corsi di tecniche di rilassamento e sviluppo del pensiero positivo, che tengo all’Università della Terza Età di Velletri, dove abito.

Il Potere dello Spirito Santo nella Guarigione

Abdu’l-bahà nel libro “Le lezioni di S.Giovanni d’Acri” dice:

Sappi che vi sono quattro modi di curare e guarire senza medicine; due dovuti a cause materiali e due a cause spirituali

Abdu’l-Bahà, il figlio di Bahá’u’lláh, delinea quattro approcci alla guarigione, due basati su cause materiali e due su cause spirituali. Questi quattro metodi offrono una visione completa delle possibilità di guarigione.

Uno dei mezzi di guarigione materiale è dovuto al fatto che, nell’uomo, tanto la salute quanto la malattia sono contagiose. S’intende che il contagio della malattia è violento e ha rapido effetto, mentre quello della salute è lento e ha poco effetto che può esplicarsi soltanto nel caso di disturbi molto lievi. Il forte potere di un corpo sano può sopraffare la debolezza di un corpo malato, e la salute ne è il risultato. Questa è una delle possibilità di guarigione

Abdu’l-Bahà spiega che uno dei metodi materiali di guarigione è basato sul concetto che sia la salute sia la malattia possono essere contagiose. La contagiosità della malattia è descritta come violenta e immediata, mentre quella della salute è più lenta e può manifestarsi solo in casi di lievi disturbi. Questo suggerisce che la presenza di individui sani può influenzare positivamente coloro che sono malati e deboli, portando alla guarigione attraverso l’effetto del loro potere vitale.

L’altra specie di guarigione senza medicine è dovuta alla forza magnetica di un corpo che agisce su un altro, e diventa causa di guarigione. Anche questa forza ha solo un leggero effetto. A volte è possibile beneficare una persona ammalata mettendo la propria mano sulla sua testa o sul cuore. Perché? Per effetto del magnetismo e dalla impressione mentale riportata dal malato che fa sparire il male. Ma anche questo risultato è assai lieve e debole

Il secondo metodo materiale di guarigione è attribuito alla forza magnetica di un corpo che agisce su un altro. Questa forza magnetica può avere un leggero effetto sulla guarigione. Abdu’l-Bahà menziona la possibilità di beneficiare una persona malata semplicemente mettendo una mano sulla sua testa o sul cuore, suggerendo che il magnetismo e l’influenza mentale possono contribuire a far sparire il male. Tuttavia, sottolinea che questo metodo è spesso debole e leggero nei suoi effetti.

Uno degli altri modi di guarigione con mezzi spirituali – quando cioè l’agente curativo sia una forza spirituale, è dato dalla completa concentrazione mentale di una persona forte sul malato, quando quest’ultimo aspetta con piena fiducia che la guarigione gli venga apportata dalla persona forte, a un punto tale da stabilire un cordiale legame fra loro. La persona forte farà ogni possibile sforzo per curare l’ammalato e costui avrà piena fiducia nella cura. Da queste impressioni mentali deriverà un eccitamento del sistema nervoso, che diventerà causa della guarigione del malato

Il terzo metodo di guarigione è di natura spirituale e coinvolge la completa concentrazione mentale di una persona forte sul malato. In questo caso, il malato deve avere piena fiducia nella persona forte e aspettarsi che essa gli porti guarigione. Abdu’l-Bahà spiega che da queste impressioni mentali deriva un eccitamento del sistema nervoso, che diventa una causa della guarigione. Questo metodo si basa sulla fede e sulla fiducia nella capacità di guarigione di una persona spiritualmente forte.

Per concludere, la completa e perfetta connessione fra il medico spirituale e il malato – un legame di tale specie che il medico spirituale si concentrerà interamente sul malato, mentre tutta l’attenzione del malato verrà posta nel medico dal quale egli attende di ricevere la salute – questo legame provoca un eccitamento dei nervi che porta alla guarigione. Ma tutto ciò ha effetto soltanto fino a un certo punto, e non sempre. Perché se il paziente è afflitto da un male molto violento, oppure è ferito, questi mezzi non allontaneranno il male né potranno far chiudere la ferita. Questi mezzi non hanno efficacia nel caso di malattie gravi, a meno che non venga in aiuto la costituzione del malato, spesso abbastanza forte da sopraffare il male. E questo è il terzo mezzo di guarigione

In questa citazione di Abdu’l-Bahà viene spiegato il metodo di guarigione che coinvolge la connessione completa e perfetta tra un “medico spirituale” e il paziente. Abdu’l-Bahà descrive questo legame come una connessione così intensa che il medico spirituale si concentra completamente sul paziente, mentre l’attenzione del paziente è completamente rivolta al medico, da cui attende la guarigione.

L’effetto di questa connessione è descritto come un eccitamento dei nervi che porta alla guarigione. Tuttavia, Abdu’l-Bahà sottolinea che questo metodo ha effetto solo fino a un certo punto e non è sempre efficace. Se il paziente soffre di una malattia molto violenta o è ferito gravemente, questi mezzi non saranno in grado di allontanare il male o di far chiudere la ferita. Inoltre, il successo di questo metodo dipenderà dalla costituzione del paziente, che deve essere abbastanza forte da sopraffare la malattia.

In sostanza, Abdu’l-Bahà presenta questo terzo metodo come una forma di guarigione basata sulla connessione e sulla concentrazione tra il paziente e il medico spirituale. Tuttavia, egli sottolinea che questa forma di guarigione ha le sue limitazioni e potrebbe non essere efficace in casi di malattie gravi o ferite profonde, a meno che non sia supportata da una costituzione fisica robusta del paziente.

Ma il quarto sistema di guarigione avviene unicamente pel potere dello Spirito Santo. Qui più nulla dipende dal contatto, dalla vista o dalla presenza, né da condizione alcuna. Sia il male lieve o grave, esista o meno il contatto dei corpi, sussista un rapporto fra l’infermo e chi lo assiste, questa guarigione ha luogo soltanto grazie al potere dello Spirito Santo

L’ultimo metodo di guarigione menzionato da Abdu’l-Bahà è di natura spirituale ed è basato unicamente sul potere dello Spirito Santo. Questo metodo non richiede contatto fisico, vista o presenza fisica, né dipende da alcuna condizione specifica. Sia che il male sia leggero o grave, esista o meno il contatto fisico tra il guaritore e il paziente, questo tipo di guarigione avviene esclusivamente grazie al potere divino dello Spirito Santo.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la salute “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia”

I Poteri di Guarigione e la Fede Baha’i

Al fine di non creare fraintendimenti riguardo la Fede baha’i e i poteri di guarigione, è opportuno ricordare quanto Shoghi Effendi, il Custode della Fede, succeduto ad Abdu’l Bahà, ha chiarito a questo riguardo:

Il Custode ha già sentito parlare dei notevoli poteri di guarigione di… e ha scritto agli amici che si sono messi in contatto con lui che Egli pensa che ella sia naturalmente libera di usare questi poteri, finora per noi incomprensibili, ma non unici nella storia, per il bene degli altri, ma che è meglio non associare questo fenomeno direttamente con la Fede

In questa citazione di Shoghi Effendi, il Custode della Fede bahá’í e successore di Abdu’l-Bahà, si fa riferimento a una persona che possiede notevoli poteri di guarigione. Shoghi Effendi riconosce questi poteri di guarigione e sembra approvarli, ma allo stesso tempo consiglia che tali poteri non dovrebbero essere direttamente associati alla Fede bahá’í.

Il Custode afferma che la persona in questione è libera di utilizzare questi poteri di guarigione a beneficio degli altri, ma sottolinea che è preferibile non collegare direttamente questo fenomeno con la Fede bahá’í. Questo suggerisce che, sebbene la Fede bahá’í possa apprezzare e accettare persone con doni di guarigione, non intende promuovere tali doni come parte integrante della Fede stessa.

In altre parole questa cara anima è bahá’í e siamo tutti orgogliosi che lo sia. Ma ella non deve dare l’impressione di essere una guaritrice bahá’í perché nella Fede non esistono cose del genere; deve dire invece di essere una credente bahá’í che pare Dio abbia voluto benedire con questo prezioso dono personale di essere spesso capace di guarire gli altri

Shoghi Effendi conclude affermando che la persona in questione è considerata una bahá’í, e tutti nella comunità bahá’í sono orgogliosi di questa appartenenza. Tuttavia, sottolinea nuovamente che non dovrebbe dare l’impressione di essere una guaritrice bahá’í, poiché tali concetti non esistono nella Fede bahá’í. Invece, dovrebbe semplicemente dichiararsi una credente bahá’í che è stata benedetta da Dio con il prezioso dono personale di poter spesso guarire gli altri.

In sintesi, Shoghi Effendi riconosce e accoglie i doni di guarigione di questa persona, ma enfatizza la necessità di mantenere una distinzione tra questi doni personali e la Fede bahá’í in sé, che non promuove direttamente tali pratiche di guarigione come parte integrante della sua dottrina.

Conclusione: Il Massaggiatore Spirituale

Vorrei concludere questa trattazione con la lettura di un brano scritto da una grande scrittrice, Elena Bernabè, intitolata “Il massaggiatore spirituale”, che ho trovato molto in sintonia con gli scritti di Abdul’ Bahà e con l’esperienza personale da me fatta come terapista.

Voglio avere intorno persone in grado di massaggiarmi i pensieri. Che siano capaci di accogliermi tra le loro mani con cura, con amore e con completa dedizione. Esperti nel tocco del cuore. Che sappiano maneggiarli con riguardo, accarezzarli e restituirmi solo attenzione. Perché   anche la pelle dell’anima ha bisogno di delicatezza. Avere accanto questi massaggiatori è un privilegio. Dinnanzi a loro ci si può spogliare completamente, rimanere nudi e non avere pudore alcuno, mostrare tutti i nostri lati nascosti e sapere che si è ugualmente accolti, nella nostra totalità. Spesso riescono anche a toccare con grande rispetto parti di noi che non sono mai state sfiorate e ci donano il più grande dei sollievi. Poi ci spalmano balsami per l’anima da capo a piedi, rendendoci profumati e rinnovati, con la pelle nuova. Dopo che si è trascorso del tempo con loro tutto è più rilassato, pacifico, quieto e gioioso, e l’energia che ci hanno donato vive per tanto tempo ancora. Ho voglia di andare a cercarli questi grandi massaggiatori dell’anima, e voglio esserlo a mia volta. Non è più il tempo delle parole. E’ l’ora dei tocchi profondi. Degli incontri dell’anima