Il comitato delle Nazioni Unite ha espresso “preoccupazione” per la discriminazione contro la comunità Baha’i nello Stato del Qatar e ha raccomandato al governo di “rimuovere tutti gli ostacoli” che impediscono i diritti economici, sociali e culturali della comunità Baha’i in Qatar. Durante una revisione dei diritti umani del Qatar condotta questo mese, il Comitato sui diritti economici, sociali e culturali ha dichiarato che la comunità Baha’i in Qatar “non era riconosciuta e veniva rifiutata l’iscrizione” dalle autorità. Questo ha portato alla deportazione di un numero crescente di Baha’i negli ultimi anni, separando in molti casi le famiglie per periodi prolungati. Oltre a ciò, i Baha’i in Qatar vengono privati dei “certificati di buona condotta” del governo, che impediscono loro di cambiare lavoro o lavorare nei settori chiave. Il comitato delle Nazioni Unite ha quindi chiesto al governo del Qatar di porre fine a questa discriminazione e garantire alla comunità Baha’i la piena fruizione dei suoi diritti umani.

Contesto

Il Qatar, una nazione nell’Asia occidentale, è stato sottoposto a esame da parte del Comitato per i diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite, il quale ha espresso preoccupazione per la discriminazione subita dalla comunità Baha’i nel paese. La comunità Baha’i in Qatar non è riconosciuta dalle autorità e le è stata negata la registrazione, rendendo i suoi membri vulnerabili all’espulsione.

Le conclusioni del Comitato

Il Comitato ha rilasciato le sue conclusioni o “osservazioni conclusive” in cui chiede al governo del Qatar di eliminare tutti gli ostacoli che impediscono ai membri della comunità Baha’i di godere dei loro diritti economici, sociali e culturali. Sottolinea che l’obbligo di registrazione per le minoranze, seguito dalla negazione di questa registrazione alla comunità Baha’i, li espone al rischio di espulsione. Nel corso degli anni, un numero crescente di Baha’i è stato deportato in Qatar, in molti casi separando le famiglie per periodi prolungati di tempo. Decine di altri sono stati inseriti in una lista nera.

Deportazioni e blacklist

Secondo il Comitato delle Nazioni Unite, i membri della minoranza Baha’i in Qatar sono stati sottoposti a deportazioni amministrative e inseriti in una lista nera, il che ha comportato la perdita del lavoro e la separazione dalla famiglia. Queste deportazioni e inserimenti in lista nera si sono tradotti in una violazione dei diritti umani fondamentali dei Baha’i in Qatar.

discriminazione contro bahai in qatar

Certificati di buon comportamento negati

I Baha’i in Qatar sono anche privati dei “certificati di buon comportamento” da parte del governo, il che impedisce loro di cambiare lavoro o di lavorare in settori chiave. Negare ai Baha’i questi certificati implica che abbiano commesso qualche reato legale, anche se nessuna prova di tali accuse è mai stata presentata.

La reazione della comunità Baha’i

Saba Haddad, rappresentante della Comunità Internazionale Baha’i alle Nazioni Unite a Ginevra, ha espresso gratitudine per l’attenzione dedicata dalla Commissione sui diritti economici, sociali e culturali delle Nazioni Unite alla discriminazione continua subita dai Baha’i in Qatar. Ha sottolineato che l’attenzione e il riconoscimento della comunità internazionale contrastano nettamente con la negazione e il disinteresse del governo del Qatar nel corso degli anni. I Baha’i hanno vissuto in Qatar per generazioni, sin prima dell’indipendenza del paese, e sono parte integrante della sua società.

Raccomandazioni del Comitato

Il comitato delle Nazioni Unite ha raccomandato al governo del Qatar di prendere sul serio le sue osservazioni conclusive e di riconoscere la discriminazione subita dai Baha’i per molti decenni. Ha chiesto al governo di garantire alla comunità Baha’i il pieno godimento dei loro diritti umani, di consentire ai Baha’i espulsi di fare ritorno a casa e di porre fine alle politiche discriminatorie.

Il contesto dei diritti umani in Qatar

La situazione dei diritti umani in Qatar è stata messa sotto esame dalla comunità internazionale. Le conclusioni del Comitato delle Nazioni Unite rappresentano un passo importante per affrontare le preoccupazioni sulla discriminazione contro i Baha’i nel paese. Queste osservazioni evidenziano la necessità per il Qatar di lavorare per migliorare la sua situazione dei diritti umani e garantire l’uguaglianza di trattamento per tutti i suoi cittadini.

Il comitato delle Nazioni Unite chiede al Qatar di porre fine alla discriminazione contro la comunità Baha'i

Il comitato delle Nazioni Unite chiede al Qatar di porre fine alla discriminazione contro la comunità Baha’i

Conclusioni e speranze per il futuro

Le osservazioni conclusive del Comitato delle Nazioni Unite rappresentano uno sforzo significativo per porre fine alla discriminazione contro la comunità Baha’i in Qatar. Tuttavia, il vero cambiamento richiederà la cooperazione e l’impegno del governo del Qatar nel rispettare i diritti umani fondamentali di tutti i suoi cittadini, indipendentemente dalla loro religione o appartenenza etnica. Si spera che il Qatar prenda seriamente queste raccomandazioni e lavori per porre fine alla discriminazione contro i Baha’i nel paese.

Notizie correlate

Le conclusioni del Comitato delle Nazioni Unite sul Qatar si aggiungono ad altri sforzi internazionali per affrontare la discriminazione e le violazioni dei diritti umani in tutto il mondo. Questo richiamo del Comitato delle Nazioni Unite può incoraggiare altri paesi a prendere provvedimenti per garantire l’uguaglianza di trattamento per tutte le minoranze religiose e per rispettare i diritti umani fondamentali dei loro cittadini. La lotta per i diritti umani continua e la comunità internazionale spera di vedere progressi significativi nel rispetto dei diritti umani in tutto il mondo.

Fonte: https://www.bic.org/news/un-committee-calls-qatar-end-discrimination-against-bahai-community