Sei pronta a immergerti in un mondo di poesia carico di coraggio, disperazione, speranza e resilienza? “Poesie dalla Prigione” è il nuovo libro scritto da Mahvash Sabet, pubblicato nel 2023 dalla Casa Editrice Bahá’í. In questa recensione, esploreremo le profonde emozioni e le potenti parole di Sabet, una poetessa che ha trovato nella scrittura un mezzo di sopravvivenza nelle condizioni più estreme.

L’Autrice: Mahvash Sabet

Mahvash Sabet è nata a Tehran nel 1953 ed è diventata famosa a livello internazionale per le sue poesie scritte nella temuta prigione di Evin. Il suo volume di poesie, intitolato “Prison Poems“, è stato pubblicato in inglese nel 2017 e le ha valso il titolo di scrittrice internazionale di coraggio da parte di PEN International. Ma chi è Mahvash Sabet, e perché le sue parole hanno tanto significato?

La Prigionia per la Fede

Mahvash Sabet è una reclusa di coscienza, insieme ad altri sei membri di un consiglio informale di intellettuali noto come “Yaran”. È stata arrestata, interrogata e torturata ripetutamente a causa della sua appartenenza alla Fede bahá’í, che la Repubblica islamica dell’Iran considera una religione eretica. Nonostante le difficoltà, le sue convinzioni bahá’í sulla pace, l’altruismo e l’umanità sono state determinanti per la sua resistenza in prigione.

La Poesia come Mezzo di Sopravvivenza

Mahvash Sabet ha trovato nella scrittura un mezzo di sopravvivenza. Ha dichiarato: “La scrittura è diventata un mezzo di sopravvivenza”. In un contesto di estrema oppressione e isolamento, la poesia le ha permesso di esprimere se stessa e le sue emozioni quando le parole erano negate e nessuno l’ascoltava. È attraverso la poesia che ha potuto condividere il suo mondo interiore con il resto del mondo.

Le Poesie di Mahvash Sabet

Le poesie di Mahvash Sabet sono un potente resoconto delle sue esperienze e delle esperienze di migliaia di iraniani che lottano per sopravvivere in condizioni simili. Adattate dal persiano da Bahiyyih Nakhjavani, autrice del romanzo “La Donna che Leggeva Troppo”, queste poesie testimoniano il coraggio e la disperazione, la miseria e le speranze di chi è stato imprigionato ingiustamente.

Oltre la Speranza e la Paura

Le poesie di Sabet non sono semplicemente un catalogo di speranze e paure. Sono anche un prezioso documento storico, un affresco di ritratti di donne intrappolate dietro alle sbarre e meditazioni profonde sull’impotenza e sulla solitudine. La sua poesia va oltre le emozioni immediate, offrendo una prospettiva unica sulla vita in prigione e sulla forza dell’animo umano di fronte alle avversità.

La Copertina del Libro

Una scelta significativa fatta dall’editore è stata quella di mostrare il volto della poetessa sulla copertina di questo volume. Mentre il regime iraniano cerca in ogni modo di oscurare la sua luce, questo gesto pone l’attenzione del mondo su una donna coraggiosa che il regime vorrebbe relegare nell’oscurità. Il volto di una donna iraniana, prigioniera ma libera, incarna la forza e la resilienza di Mahvash Sabet.

Conclusione

In “Poesie dalla Prigione” di Mahvash Sabet, la poesia si trasforma in una potente voce di resistenza e speranza. Le parole di Sabet ci invitano a riflettere sulla fragilità e sulla resilienza dell’essere umano di fronte alle avversità. Questo libro è un tributo alla forza della scrittura e alla capacità dell’arte di sollevare anche nelle circostanze più difficili. La voce di Mahvash Sabet continua a risuonare, sfidando l’oscurità e portando la luce della sua poesia nel mondo.