Scopriamo il percorso di Stefano nella fede bahá’í e il suo coinvolgimento nell’educazione dei giovani, fondamentale per la costruzione di comunità forti e unite.
Incontro con la Fede Bahá’í
Domanda: Stefano, come hai scoperto la fede bahá’í e qual è stato il tuo primo approccio?
Risposta di Stefano: Ho conosciuto la Fede Bahá’í nel 2012 mentre animavo un Gruppo Giovanissimi a Melzo insieme a un’amica. Il concetto di costruzione di comunità è stato il mio primo approccio, soprattutto attraverso l’educazione delle generazioni più giovani.
Crescita Personale Attraverso il Servizio
Domanda: Come hai sviluppato il concetto di servizio e come ti ha influenzato questa esperienza?
Risposta di Stefano: Partecipando ad attività di servizio ho imparato il valore del dedicarsi agli altri e del sacrificio. Questo mi ha portato a crescere sia personalmente che come animatore, acquisendo capacità utili in vari ambiti della mia vita.
L’Importanza dell’Educazione Spirituale
Domanda: Perché pensi che dare un’educazione spirituale ai giovani sia così cruciale?
Risposta di Stefano: Bahá’u’lláh ci insegna che l’unione dell’eccellenza spirituale e intellettuale rende la visione dell’individuo completa, aiutandolo a risolvere le sfide con più efficacia. È fondamentale avere una base valoriale comune nell’utilizzo degli strumenti che l’umanità possiede.
Il Ruolo del Gruppo Giovanissimi nella Costruzione della Comunità
Domanda: In che modo il Gruppo Giovanissimi contribuisce alla costruzione di una comunità solida?
Risposta di Stefano: Nei tre anni di coinvolgimento, i giovani imparano ad agire autonomamente nel servizio, assumendo responsabilità che influenzano positivamente le loro famiglie e la comunità.
Visione di Comunità e Futuro Impegno
Domanda: Come definiresti una comunità e quale sarebbe il tuo contributo futuro?
Risposta di Stefano: Una comunità non è solo un gruppo di persone ma l’insieme di capacità e talenti messi al servizio reciproco. Vorrei continuare a contribuire, sia attraverso il programma giovanissimi, che in conversazioni con giovani ed adulti, contribuendo al progresso della città.
Conclusione
L’intervista a Stefano rivela l’importanza dell’educazione spirituale, del servizio e dell’impegno giovanile nella costruzione di comunità solide e unite. Il Gruppo Giovanissimi diventa un fondamento per il futuro, plasmando giovani capaci di influenzare positivamente le famiglie e la società. Stefano, con il suo impegno, dimostra come l’unità e la collaborazione siano chiavi per un mondo migliore.