Nel cuore di Lecco, un quartiere multiculturale si è trasformato in un punto di incontro straordinario. Tre fratelli provenienti dall’Uganda, Joshua, studente del liceo, Michael, al primo anno dell’università, e Jonathan, che lavora, hanno iniziato un percorso di studio basato sul libro 1 della serie Ruhi. Tuttavia, il loro impegno è andato oltre la semplice lettura dei testi; si sono chiesti come potessero mettere in pratica gli insegnamenti nella loro comunità.
L’Identificazione dei Bisogni del Quartiere
La prima domanda che si sono posti è stata: “Quali sono i bisogni del quartiere in cui viviamo?”. Questo quartiere, con il suo viale principale e le stradine circostanti, ospita residenti provenienti da tutto il mondo. In passato, era noto per la sua reputazione positiva, ma nel tempo ha acquisito una fama negativa a causa dei crescenti problemi sociali come le baby-gang e il traffico di droga. Questa cattiva reputazione è stata in parte alimentata da stereotipi e pregiudizi nei confronti degli stranieri che vi abitano.
Creare un Ambiente Accogliente
La risposta dei tre fratelli è stata creare uno spazio in cui tutti potessero riunirsi e sentirsi a casa. Hanno voluto dimostrare che il quartiere aveva il potenziale per diventare un luogo di bellezza e diversità. Hanno iniziato invitando alcune persone che avevano conosciuto nel quartiere, sia durante gli acquisti nei negozi locali che al parco con i loro bambini. Questi invitati, a loro volta, hanno esteso l’invito ad altri. Alla fine, il gruppo comprendeva 21 persone di otto nazionalità diverse, tra cui Camerun, Repubblica Dominicana, Stati Uniti d’America, Iran, Uganda, Filippine e Italia.
La Serata Multiculturale
La serata è stata inaugurata con un caloroso benvenuto e un’introduzione allo scopo dell’incontro. Era importante spiegare il motivo per cui così tante persone diverse erano state invitate e perché non si conoscevano tra loro. Hanno condiviso il significato del gruppo di studio basato sul libro 1 e hanno spiegato come l’idea del servizio fosse emersa spontaneamente dal gruppo stesso. Questo non era un incontro casuale, ma un gruppo determinato ad apportare un cambiamento concreto nella comunità. La serata è stata arricchita da brani musicali tratti dagli Scritti bahá’í, eseguiti in tre lingue diverse, che hanno enfatizzato l’importanza dell’amore e dell’unità. Ognuno ha contribuito alla cena portando un piatto tipico del proprio paese, creando un’esperienza culinaria ricca di diversità e condivisione.
Unione tra Diversità Anagrafica e Culturale
Oltre alla diversità culturale, c’era anche una varietà di età rappresentate, dai bambini agli adulti. Durante la cena, si è creata un’atmosfera di socialità e cooperazione, con tutte le persone che hanno contribuito a ripulire la casa dopo il pasto, creando un ambiente di servizio reciproco. I bambini hanno avuto l’opportunità di giocare e fare amicizia, mentre gli adulti hanno continuato a conversare. Un momento particolarmente gioioso è stato quando ognuno ha condiviso una canzone del proprio paese, creando una connessione speciale attraverso la musica e persino ballando insieme.
Il Futuro della Serata Multiculturale
L’iniziativa è stata così positiva che il gruppo ha deciso di ripetere l’incontro ogni primo venerdì del mese. Hanno persino pensato di dare un nome al gruppo, “Il viale a colori”, per riflettere la diversità delle persone che vivono nel quartiere. Ora, si stanno interrogando sui prossimi passi da compiere. Anche se l’ospitalità in casa potrebbe diventare più difficile con l’aumento delle persone coinvolte, vogliono preservare l’atmosfera intima e familiare che solo un ambiente domestico può offrire. Stanno esplorando come coinvolgere i bambini e i giovani nelle attività educative e come organizzare attività più strutturate mantenendo al contempo un elemento di spontaneità.
Conclusioni: un Ponte tra Culture
In conclusione, la “Serata Multiculturale in una Casa a Lecco” è stata un’iniziativa straordinaria che ha dimostrato come sia possibile costruire un ponte tra culture diverse. Questo incontro ha promosso l’unità, l’amicizia e il servizio in un quartiere multiculturale, creando un ambiente inclusivo e solidale. L’iniziativa continuerà a crescere, contribuendo a rendere il quartiere un luogo sempre più accogliente per tutti.