In questo articolo esploriamo il tema dell’educazione alla pace attraverso una profonda riflessione sul ruolo delle religioni, della giustizia ambientale e della collaborazione intergenerazionale. Il contenuto trae ispirazione da un incontro organizzato dalla Comunità Bahá’í di Parma e Religions for Peace Italia, con la partecipazione di due esperti di rilievo: il Dottor Luigi De Salvia e la Professoressa Maria Augusta Favali. Il percorso proposto unisce spiritualità, azione sociale e dialogo interreligioso, arricchito da esempi concreti di iniziative svolte in Italia e nel mondo.
È ora disponibile la registrazione dell’incontro online tenutosi il 12 gennaio 2023, dal titolo “Preparare la Pace”, incentrato su un tema di grande attualità e urgenza: come tutte le religioni possono contribuire alla pace mondiale attraverso l’armonia e la collaborazione. L’evento, promosso dalla Comunità Bahá’í di Parma in collaborazione con Religions for Peace Italia, ha offerto una riflessione profonda e concreta sul ruolo delle fedi nel costruire un futuro fondato sull’unità, la giustizia e il rispetto reciproco.
Le Radici di Religions for Peace e il Dialogo Interreligioso
Il Dottor Luigi De Salvia, medico oftalmologo e esperto di dialogo interreligioso, ci guida in un viaggio che parte dalle origini di Religions for Peace, un’organizzazione fondata nel 1970 con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra diverse tradizioni religiose per la pace mondiale. Luigi sottolinea come, nonostante le religioni possano a volte diventare autoreferenziali e fonte di divisioni, esista una crescente consapevolezza verso il rispetto reciproco e la collaborazione.
La sfida della guerra e del nazionalismo
Negli anni ’70, in un contesto segnato dalla guerra fredda e dalle ferite ancora aperte della Seconda Guerra Mondiale, molti leader religiosi si sono impegnati per superare nazionalismi e conflitti, promuovendo una cooperazione internazionale. Questo impegno ha trovato un terreno fertile anche dopo il Concilio Vaticano II, che ha aperto orizzonti più ampi per il dialogo interreligioso.
Religioni e valori etici per l’ambiente
Un aspetto fondamentale evidenziato è il ruolo delle religioni nell’affrontare la crisi ambientale. Tutte le tradizioni religiose riconoscono la vita come sacra e vedono l’ambiente come creazione da rispettare e custodire. Questo patrimonio spirituale è la base per un’azione collettiva che va oltre la protesta individuale, mirando a preparare la pace anche attraverso la tutela del pianeta.
| Religions for Peace nasce nel 1970 per promuovere la cooperazione tra religioni diverse. |
| Le religioni, pur a volte autoreferenziali, hanno un potenziale etico fondamentale per la pace e l’ambiente. |
| La crisi ambientale è una sfida globale che richiede un impegno interreligioso e intergenerazionale. |
Il Calendario Interreligioso “Preparare la Pace” e il Patto di Manresa
Un esempio concreto del lavoro di Religions for Peace Italia è il calendario interreligioso “Preparare la Pace”, giunto ormai a oltre dieci anni di attività. Quest’anno il calendario pone l’accento sul valore della pace nei paesi colpiti dalla guerra, come l’Ucraina, attraverso immagini di bellezza e messaggi spirituali che ispirano un impegno collettivo.
Il convegno internazionale di Manresa
Nel novembre 2022 si è tenuto a Manresa, in Catalogna, un importante convegno internazionale che ha riunito partecipanti da oltre trenta paesi. L’evento ha preso spunto dal cambiamento spirituale di Sant’Ignazio di Loyola, avvenuto 500 anni fa proprio in quella città, per riflettere sulle sfide ambientali e sociali contemporanee e sulla necessità di costruire città vivibili e inclusive. Un ruolo centrale è stato affidato ai giovani, che sentono con urgenza la responsabilità verso il futuro.

Mappa del Cammino Ignaziano e Grotta di Manresa, simboli del Patto 2022 per città resilienti e inclusive
Il Patto di Manresa: impegni concreti per l’ambiente e la pace
Dal convegno è nato il Patto di Manresa, un documento che impegna le comunità religiose e sociali a promuovere la giustizia ambientale e sociale attraverso azioni di solidarietà, scambi intergenerazionali e multisettoriali, riflessione sui consumi e collaborazione con istituzioni locali e nazionali. Una frase significativa recita: “Senza pace nei nostri cuori non può esserci un’ecologia trasformativa integrale.”
| Il calendario “Preparare la Pace” unisce bellezza e messaggi di speranza per paesi in conflitto. |
| Il convegno di Manresa ha coinvolto giovani e istituzioni per un impegno concreto sull’ambiente. |
| Il Patto di Manresa promuove azioni per città più inclusive, sostenibili e giuste. |
Esperienze di Educazione alla Pace in Italia e nel Mondo
La Professoressa Maria Augusta Favali, esperta in botanica e mediazione interculturale, presenta numerose iniziative che testimoniano come l’educazione alla pace possa tradursi in azioni concrete. A Parma e in altre città italiane, ad esempio, si sono piantati ulivi in scuole e comunità con la partecipazione attiva di studenti e insegnanti. Queste esperienze non sono solo simboliche ma educative, poiché i giovani si assumono la responsabilità di prendersi cura delle piante, segno di un impegno duraturo.

Alla scuola Toscanini di Parma, studenti e istituzioni piantano un ulivo in memoria dei Giusti.
Iniziative interreligiose e dialogo nelle scuole
In località come Turi, in Puglia, si sono organizzati incontri di dialogo interreligioso che hanno coinvolto studenti provenienti da decine di paesi diversi, favorendo la conoscenza e il rispetto reciproco. Anche a Parma si sono svolti convegni accademici, mostre su architettura e giardini religiosi, e riunioni di preghiera interreligiosa che hanno rafforzato la coesione sociale e spirituale.
Esperienze internazionali: il viaggio in Myanmar
Un viaggio significativo è stato quello in Myanmar con Religions for Peace, dove sono stati incontrati leader religiosi di varie fedi e visitate comunità che vivono in condizioni difficili. Nonostante le tensioni e le persecuzioni, il dialogo interreligioso rimane vivo e attivo, portando speranza e solidarietà. Attività di preghiera e sensibilizzazione in Europa hanno accompagnato questo impegno per la pace.
| Progetti di piantumazione di ulivi nelle scuole sensibilizzano i giovani all’ambiente e alla pace. |
| Incontri interreligiosi favoriscono il dialogo e la coesione in contesti multiculturali. |
| Esperienze internazionali dimostrano l’importanza del dialogo anche in situazioni complesse come in Myanmar. |
Messaggi di Speranza, Fede Attiva e Responsabilità Ecologica
La riflessione si arricchisce con un messaggio di speranza e fede attiva: esistono tre tipi di fede, ma la più autentica è quella nell’azione, che ci invita a impegnarci concretamente per il bene comune. La bellezza, la musica e la cura delle città sono elementi fondamentali per costruire ambienti sicuri e armoniosi dove la pace può fiorire.

‘Abdu’l-Bahá spiega che la vera fede è quella che si manifesta nell’azione.
Prospettive religiose sull’ambiente
Attraverso citazioni e insegnamenti di diverse tradizioni religiose — dall’ebraismo, all’induismo, al buddismo, all’Islam, al cristianesimo e alla fede bahá’í — emerge un messaggio comune: la natura è sacra e va rispettata. Il rispetto per la terra è un dovere spirituale e morale, e la protezione dell’ambiente è parte integrante dell’educazione alla pace.
L’esempio di Richard St. Barbe Baker e il movimento globale
Un esempio ispiratore è quello di Richard St. Barbe Baker, che ha promosso la riforestazione coinvolgendo comunità e capi tribù in Kenya, piantando oltre ventisei trilioni di alberi. Il suo impegno è un testamento spirituale che ci ricorda come l’avidità e la competizione minaccino la vita sul pianeta, ma che l’azione collettiva può invertire la rotta.
| La vera fede si manifesta nell’azione concreta per il bene comune. |
| Tutte le religioni condividono il rispetto per la natura come valore fondamentale. |
| Il movimento globale per la riforestazione dimostra il potere dell’impegno collettivo. |
Unità nella Diversità e il Simbolo del Tempio del Loto
Il concetto di unità nella diversità è esemplificato dal Tempio del Loto in India, un luogo di pace e armonia dove persone di tutte le fedi si sentono accolte. Questo simbolo architettonico e spirituale rappresenta un modello di convivenza pacifica e rispetto reciproco, un antidoto alla povertà umana che porta a vedere gli altri come minacce.

Il Tempio del Loto di Nuova Delhi accoglie persone di tutte le fedi, incarnando il principio di unità nella diversità.
Conferenze e dialogo in India
In India, Religions for Peace ha organizzato conferenze con la partecipazione di rappresentanti di tutte le religioni, promuovendo un dialogo che supera le differenze linguistiche e culturali. Questi incontri rafforzano il tessuto sociale e il ruolo pubblico delle comunità religiose nella promozione della pace.
La preghiera ecologica come nutrimento spirituale
La conclusione è affidata a una preghiera ecologica che invita a custodire la terra con umiltà e gratitudine, riconoscendo la connessione profonda tra vita spirituale e rispetto per il creato. È un appello a mantenere viva la speranza e a nutrire la pace nei cuori, fondamento imprescindibile per un futuro sostenibile.
| Il Tempio del Loto rappresenta un modello di armonia tra diversità religiose. |
| Il dialogo interreligioso in India rafforza la coesione sociale e la pace. |
| La preghiera ecologica sottolinea il legame tra spiritualità e responsabilità ambientale. |
Conclusioni e Prossimi Passi per l’Educazione alla Pace
L’educazione alla pace si configura come un percorso multidimensionale che unisce spiritualità, azione sociale e impegno ambientale. Le esperienze presentate dimostrano che il dialogo interreligioso e la collaborazione tra generazioni sono strumenti potenti per costruire un futuro più giusto e sostenibile.
Per approfondire questi temi, sono previsti nuovi eventi e iniziative, tra cui conferenze e momenti di preghiera condivisa, che continueranno a coinvolgere comunità, istituzioni e singoli cittadini. Il calendario interreligioso “Preparare la Pace” rimane uno strumento prezioso per diffondere messaggi di speranza e responsabilità.
Chi desidera ricevere il calendario o la registrazione dell’incontro può contattare le organizzazioni promotrici, per mantenere viva la fiaccola dell’educazione alla pace nelle nostre comunità.