L’anno scorso Duccio ci ha presentato il Terni Film Festival, ora lo intervistiamo per conoscere le sue riflessioni sulla Comunità Bahá’í e l’edizione 2023 del festival. Nella sua XIX edizione dal dall’11 al 19 novembre 2023, il Terni Film Festival si è distinto per la sua profonda riflessione sulla costruzione di comunità e sulla situazione dei migranti moderni. Parliamo con Duccio, insegnante di lettere classiche, che ci offre un’analisi approfondita dei temi affrontati durante il festival e della conferenza tenuta dal professor Gianfranco Maddoli, già Sindaco di Perugia dal 1994 al 1999 sul tema  “Dalla Magna Grecia ai Migranti di oggi”.

Il Terni Film Festival: Breaking Bread e il Focus sulla Palestina

Domanda: Duccio, qual è stata l’ispirazione dietro il tema principale del Terni Film Festival di quest’anno, “Breaking Bread”?

Risposta: Il tema “Breaking Bread” è stato scelto per promuovere il dialogo tra i popoli e tra le religioni, e la comprensione reciproca, obiettivo dichiarato del Terni Fil Festival, fin dalla sua prima edizione ben diciannove anni fa. Quest’anno il focus è stato posto sulla situazione in Palestina, vista la sua drammatica centralità nel mondo in questo momento. Il tema scelto è un invito a sedersi insieme, condividere storie e idee, e cercare soluzioni pacifiche ai conflitti.

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La Conferenza del Professor Maddoli: Dalla Magna Grecia ai Migranti di oggi

Domanda: Cosa possiamo imparare dal confronto tra le migrazioni dell’antica Grecia e quelle moderne nella ricostruzione offertaci dal Professor Maddoli

Risposta: Il professor Maddoli ha evidenziato le somiglianze e le differenze tra le migrazioni antiche e moderne, mostrando come già nel mondo greco l’accoglienza e l’ospitalità costituivano un valore assoluto e per questo i primi migranti dalla madrepatria greca non solo erano accolti come nuovi cittadini, ma acquisivano il diritto di accoglienza anche per le generazioni future (in un certo senso l’attuale e tanto dibattuto “ius soli”,  da estendere a chi è nato nel territorio di uno Stato, ma non gode già della diritto di cittadinanza) sottolineando quindi l’importanza di accogliere e sostenere sempre i migranti in cerca di rifugio. È un monito contro l’indifferenza e la discriminazione.

Il Cortometraggio su Tanna e le Iniziative della Comunità Bahá’í

Domanda: Qual è stata la reazione del pubblico alla proiezione del cortometraggio su Tanna durante il festival?

Risposta: La proiezione del cortometraggio su Tanna ha suscitato un forte interesse e ha ispirato molti spettatori con la sua storia di leadership e azione comunitaria, proprio perché ha mostrato come qualunque membro di una comunità, anche il più giovane , o il più povero, o il meno colto, di qualsiasi genere o ceto sociale, ideologia o Religione, sia esso ateo o agnostico, può dare il proprio importante contributo al bene comune della propria comunità. È stata un’opportunità per riflettere sul potenziale delle comunità locali nel promuovere il cambiamento positivo.

 

L’Influenza della Comunità Bahá’í sul Festival

Domanda: In che modo la Comunità Bahá’í ha contribuito al successo del Terni Film Festival?

Risposta: La Comunità Bahá’í ha partecipato con molto entusiasmo come negli anni passati alla realizzazione del programma che è un invito alla conoscenza ed alla collaborazione reciproca delle varie componenti della società umana per dar vita ad una visone ed un’azione comune: è sato quindi naturale partecipare e dare il proprio contributo a sviluppare un tale clima. Diversi corti o programmi che parlavano anche di iniziative specifiche della Comunità Bahá’í sono state ospitate, come quella di quest’anno, all’interno dei programmi del Festival. Io stesso ho l’onore di essere stato eletto all’interno del Direttivo dell’Istess, l’associazione culturale che promuove  programmi culturali interculturali ed interreligiosi nella diocesi di Terni, con la delega al dialogo interreligioso.

Riflessioni sul Conflitto Palestinese

Domanda: Quali sono state le principali discussioni emerse durante il focus sul conflitto palestinese?

Risposta: Durante il festival, si è discusso intensamente del conflitto in Palestina e delle sue implicazioni globali. Sono emerse diverse prospettive e opinioni, ma c’è stato un forte consenso sulla necessità di trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto.

Terni Film Festival 2023 e conferenza Prof. Maddoli intitolata Dalla Magna Grecia ai Migranti di oggi"

Il Ruolo dell’Arte nel Promuovere la Pace

Domanda: Come può l’arte contribuire alla promozione della pace e della comprensione interculturale?

Risposta: L’arte ha il potere di trasformare le nostre percezioni e di promuovere il dialogo e la comprensione reciproca. Attraverso film, musica, e altre forme di espressione artistica, possiamo esplorare le sfide globali e immaginare un mondo più inclusivo e armonioso.

L’Importanza dell’Accoglienza e della Solidarietà

Domanda: Qual è il messaggio chiave che emerge dalle discussioni del festival?

Risposta: Il messaggio chiave è l’importanza dell’accoglienza, della solidarietà e della cooperazione internazionale nel affrontare le sfide globali come il conflitto e la migrazione. È un appello a unire le nostre forze per costruire un futuro migliore per tutti.

Speranze per il Futuro

Domanda: Quali sono le tue speranze per il futuro del Terni Film Festival e della Comunità Bahá’í?

Risposta: Spero che il festival continui a crescere e a ispirare sempre più persone ad impegnarsi per la pace e la giustizia e spero che come Comunità Bahá’í possiamo continuare a collaborare con persone così piene del desiderio di migliorare la società in cui viviamo.

Conclusione: Un Festival di Riflessione e Azione

Il Terni Film Festival 2023 è stato un’esperienza straordinaria di riflessione e azione sulla costruzione di comunità e sulla situazione dei migranti moderni. Attraverso la proiezione di film significativi, conferenze stimolanti e iniziative della società civile, il festival ha messo in luce l’importanza del dialogo interculturale e della solidarietà globale. D’altro lato il festival non è che un momento dell’attività dell’Istess (Istituto di Studi Teologici e Storico-Sociali Cenacolo di San Marco, questo il nome originario, che è rimasto, sebbene la natura  di  un istituto Teologico e di Studi storico-sociali  si è trasformata  piuttosto in quella di un’Associazione culturale), ma la cui attività  abbraccia anche la promozione di libri, di concerti musicali, di mostre pittoriche o di fotografie ed anche del Premio S.Valentino, il Patrono della Città di Terni, simbolo dell’amore , occasione in cui vengono premiati scrittori, musicisti, registi o attori che si sono distinti nel corso dell’anno sul territorio nazionale  in opere che  parlano di amore,  continua tutto  l’anno secondo l’idea non di eventi isolati, ma di un processo integrato per la costruzione di una comunità più unita, solidale e reciproca. Speriamo che queste discussioni e iniziative possano ispirare un cambiamento positivo nelle nostre comunità e nel mondo intero.