La Questione Baha’í al Centro del Parlamento Svizzero

Durante la Sessione invernale 2024, Quinta seduta del 9 dicembre 2024, il Parlamento svizzero ha affrontato un tema cruciale in ambito di diritti umani: la persecuzione sistematica della comunità baha’í in Iran. Nel corso della discussione, Ignazio Cassis, Consigliere federale, ha sottolineato il ruolo della Svizzera nella promozione dei diritti delle minoranze e dei gruppi vulnerabili. Questa tematica, sollevata dal deputato Molina Fabian con la domanda “Persécution systématique des bahaïs par l’Iran” durante l’Heure des Questions, ha dato voce a una preoccupazione crescente per le condizioni dei baha’í e di altre minoranze in Iran.

 

Il Contesto: Chi Sono i Baha’í e Perché Sono Perseguitati

Gli aderenti alla fede baha’í sono membri di una religione indipendente nata in Persia nel XIX secolo, fondata da Bahá’u’lláh. Questa comunità, che predica l’unità dell’umanità e l’uguaglianza, è spesso bersaglio di discriminazioni e persecuzioni sistematiche in Iran. Tra le accuse mosse contro i baha’í vi sono l’apostasia e l’attività contro lo Stato, accuse senza fondamento che mascherano un’intolleranza religiosa radicata.

  • Arresti arbitrari: molti baha’í sono detenuti senza un processo equo.
  • Divieto di istruzione e lavoro: gli appartenenti a questa comunità sono spesso esclusi da scuole e università, oltre che da molte opportunità lavorative.
  • Confisca di proprietà: terreni e beni appartenenti ai baha’í vengono regolarmente sequestrati dalle autorità.

La Posizione della Svizzera sulla Protezione dei Diritti Umani

Ignazio Cassis ha espresso chiaramente l’impegno della Svizzera nel proteggere i diritti delle minoranze e dei gruppi vulnerabili. Ha dichiarato:

“La protezione delle minoranze e dei gruppi vulnerabili è una priorità della diplomazia svizzera per i diritti umani. La situazione delle donne e delle minoranze etniche e religiose in Iran, inclusi i Bahá’í, desta preoccupazione.”

Cassis ha inoltre sottolineato che i rappresentanti svizzeri, nei loro contatti bilaterali e multilaterali, esortano costantemente le autorità iraniane a rispettare i diritti fondamentali delle minoranze e a garantirne la protezione. Questo approccio include anche un appello a porre fine a qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle donne, un problema che si interseca profondamente con le sfide affrontate dai baha’í.

L’Importanza delle Relazioni Multilaterali

La Svizzera utilizza la sua posizione strategica nelle organizzazioni internazionali per sollevare questioni relative ai diritti umani. L’impegno in sedi multilaterali, come il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, rappresenta uno degli strumenti principali per promuovere il rispetto dei diritti delle minoranze, inclusi i baha’í.

Azioni e Soluzioni Proposte

Durante il dibattito, è emerso un chiaro bisogno di azioni concrete per affrontare la persecuzione dei baha’í in Iran. Alcune delle proposte avanzate includono:

  1. Pressioni diplomatiche dirette: rafforzare il dialogo bilaterale con l’Iran per sollecitare il rispetto dei diritti umani.
  2. Sanzioni mirate: applicare sanzioni economiche e politiche contro individui e istituzioni responsabili di violazioni dei diritti umani.
  3. Supporto alle vittime: fornire assistenza legale e materiale ai baha’í che subiscono discriminazioni.
  4. Collaborazioni internazionali: lavorare con altri paesi per creare una coalizione a favore della protezione delle minoranze religiose.

Il Ruolo della Comunità Internazionale

La Svizzera non è sola nella sua preoccupazione per i diritti dei baha’í. Numerose organizzazioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite, Amnesty International e Human Rights Watch, hanno documentato ampiamente le persecuzioni in Iran. Inoltre, molti governi, inclusi gli Stati Uniti e l’Unione Europea, hanno emesso dichiarazioni ufficiali contro le discriminazioni subite dai baha’í.

La collaborazione tra stati e organizzazioni è essenziale per garantire che queste ingiustizie vengano affrontate con fermezza. La pressione internazionale può svolgere un ruolo fondamentale nel persuadere l’Iran a rispettare i suoi obblighi internazionali in materia di diritti umani.

Conclusione: l’Importanza di Non Dimenticare

La discussione al Parlamento svizzero sulla persecuzione dei baha’í in Iran durante la Sessione invernale 2024 rappresenta un passo importante verso una maggiore consapevolezza e azione concreta. Come ha evidenziato Ignazio Cassis, il rispetto dei diritti delle minoranze è un principio fondamentale della diplomazia svizzera. Tuttavia, per affrontare efficacemente questa crisi, è necessario un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti.

Non possiamo permettere che le sofferenze della comunità baha’í passino inosservate. La comunità internazionale deve continuare a lavorare insieme per promuovere il rispetto dei diritti umani e garantire che le minoranze perseguitate, come i baha’í, ricevano il sostegno e la protezione di cui hanno urgente bisogno.